Bari-Foggia 1-1, Mignani: «Partita equilibrata, punto guadagnato». Maita: «Il rigore? Era netto»

Il mister: «Abbiamo preso goal quando rischiavamo meno». Il centrocampista: «Con questo pubblico ti senti giocatore di A»

mercoledì 20 ottobre 2021 23.29
A cura di Riccardo Resta
«Per quelle che erano le aspettative e con la cornice di pubblico è un pareggio inaspettato. Dopo la partita invece lo accettiamo e andiamo avanti. Un punto guadagnato, una partita equilibrata». Così mister Michele Mignani nel post di Bari-Foggia, derby finito 1-1 al San Nicola.

«Abbiamo preso goal nella ripresa quando abbiamo rischiato meno; abbiamo avuto l'occasione con D'Errico, poi abbiamo preso goal su errore nostro. Quando vai in vantaggio vuoi sempre portarla a casa. Non siamo stati brillanti come al solito, ma la squadra ha lavorato; andiamo avanti con la nostra striscia», spiega il tecnico.

La bella notizia, però, è la cornice di pubblico delle grande occasioni: «Ventimila persone sono tante. È un piacere giocare in un contesto del genere. Avevamo voglia di regalargli una vittoria. Ci ha fatto piacere anche il saluto della tifoseria organizzata», dice Mignani.

Nel primo tempo un rigore non dato al Bari che sembrava clamoroso per il tocco di mano di Ferrane in area: «La palla è stata colpita di mano, non so che interpretazione ha dato l'arbitro - la lettura di Mignani. Le squadre che incontrano il Bari me le aspetto sempre feroci e determinate. Abbiamo incontrato molte squadre nel loro momento migliore, è successo anche col Foggia che ho visto molto brillante. Mi aspetto sempre degli avversari pronti a dar battaglia, noi dobbiamo metterci nelle condizioni di batterli».

Derby infrasettimanale su cui forse ha pesato un po' di stanchezza: «Preparare bene una partita in un giorno non è facile. L'idea era di sfruttare gli spazi e potevamo farlo meglio. Ci è mancato l'ultimo passaggio, un po' di qualità e precisione in più sarebbero servite. Non siamo stati brillanti come altre volte fino all'ultimo; queste partite portano via energie mentali, in mezzo al campo non abbiamo le alternative di due settimane fa. Ci sta un po' di stanchezza, ma nell'arco della stagione non puoi essere sempre brillante.

mattia maita


Goal del Bari firmato da Mattia Maita, che spiega: «Aspettavo il goal, ma avrei preferito vincere la partita. Sapevamo che non era facile, conosciamo Zeman e sappiamo che davanti creano problemi. Il Foggia ci ha presi alti; dovevamo chiuderla con più precisione, ma se non si vince meglio non perdere. La dedica è per mia figlia che è in arrivo a gennaio».

Sull'azione del goal il numero 4 biancorosso racconta: «Sono andato a saltare, mi sono ritrovato la palla in testa e non ho visto lo scontro fra portiere e difensore. C'era un rigore netto per noi, ma per l'arbitro ha saltato con il braccio lungo il corpo».

Anche per Maita si tratta di «Un punto guadagnato, anche per l'importanza dell'avversario. La squadra più fastidiosa incontrata finora, hanno qualità di palleggio. CI è mancato Scavone, poteva darci una mano anche in fase realizzativa. La cosa più bella è aver ritrovato i tifosi, ti fanno sentire un calciatore di A. Volevamo renderli felici, ma non sempre si vince 3-0 ogni partita. Ora c'è già voglia di giocare domenica».

Maita che pian piano si è ritagliato il ruolo di play maker di questo Bari: «All'inizio giocavo regista, poi mi sono spostato mezzala. Non è un problema per me, mi metto sempre a disposizione del mister e della squadra. Il Catanzaro? Sono preparati, ma noi pensiamo prima al Francavilla».

Nicola Canonico, presidente del Foggia, commenta: «Siamo venuti in casa della capolista e abbiamo fatto una prestazione encomiabile. Vedere il Bari difendersi davanti al Foggia è stato bello. Abbiamo una squadra di ragazzi destinati a crescere; ci servirà del tempo per entrare negli schemi di Zeman. Sono rammaricato per il divieto di trasferta, il derby doveva essere vissuto da entrambe le tifoserie. Però rispetto le scelte, avranno avuto le loro motivazioni».