Anche Bari contro la Superlega, che però si è già sgonfiata

Il sindaco Decaro e gli ultras hanno postato ieri dei messaggi in cui esprimevano il loro punto di vista

mercoledì 21 aprile 2021 10.08
A cura di La Redazione
La Superlega non piace nemmeno a Bari. La competizione calcistica privata (ovvero fuori dall'egida di Fifa, Uefa e delle leghe nazionali) a cadenza annuale tra i più blasonati club d'Europa, che avrebbe dovuto coinvolgere tre italiane (Juventus, Inter e Milan), insieme a Manchester United, Manchester City, Liverpool, Chelsea, Tottenham, Arsenal, Real e Atletico Madrid e Barcellona ha alimentato in questi giorni un dibattito molto acceso.

Da Bari si leva la voce del sindaco Antonio Decaro, che via social scrive: «Per me il calcio è Tovalieri che batte l'Inter a San Siro e festeggia col trenino. Per me il calcio è Totò Lopez che batte la Juve di Platini al Comunale di Torino. Forse quel calcio non c'è più da tempo, eppure dentro di me c'è un bambino che continua a emozionarsi quando vede la palla rotolare sull'erba. Lasciate che quel bambino possa sognare ancora, insieme a milioni di eterni bambini, di tutto il mondo. No alla Superlega».

E dello stesso avviso sono gli ultras. I Seguaci della Nord hanno esposto uno striscione con su scritto: «La nostra passione contro i vostri intere$$i» e spiegano così il loro punto di vista: «È di ieri la notizia riguardante la creazione della "Super League", un campionato parallelo, fondato da dodici delle più indebitate squadre d'Europa, finanziato da banca americana con 3,5 miliardi di Euro. Nella notte, causa defezione di sei club, la manifestazione è stata sospesa a data da destinarsi. Questa competizione non è altro che la certificazione del fallimento di un modello di calcio basato sul politicamente corretto, sul profitto ad ogni costo e sulla speculazione nei confronti dei tifosi. Ci auguriamo che gli organi di competenza, alla luce di quanto accaduto, inizino a pensare a una riforma del calcio che punti ad una dimensione più umana e sostenibile, mirata ad abbattere i costi e a rimettere i tifosi al centro. E se mai la Super League non dovesse essere solo un bluff ideato per chiedere maggiori introiti...che si facciano pure il loro campionato. Ma restino fuori da tutto il resto».

Nel frattempo, però, il progetto sembra essersi ridimensionato a sole 48 ore dall'annuncio. Tutte le squadre inglesi hanno infatti abbandonato il progetto con tanto di messaggi di scuse ai propri tifosi.