Un funerale per Università e Ricerca, al Poliba va in scena la protesta di studenti, dottorandi e ricercatori

Flash mob in tutta Italia contro la Legge di Bilancio 2019 che prevede investimenti insufficienti per il settore

venerdì 7 dicembre 2018
Ieri mattina al Politecnico di Bari si è svolto il "funerale" dell'università e della ricerca. A inscenare la singolare protesta sono stati Link Politecnico, Flc Cgil e Adi. Sui muri il necrologio recita: «Al termine di una lenta agonia ci ha lasciati a causa della legge di stabilità Università e Ricerca».

Il flash mob si è svolto anche in altre città italiane, e la protesta vedrà il suo culmine il prossimo 14 dicembre, nelle ore decisive della discussione della legge, con una manifestazione nazionale a Roma. Di oggi inoltre la notizia data trionfalmente dal ministro del lavoro Di Maio di fondi destinati all'università, allo studio e alle borse di studio, ma in cifre tali da aumentare lo sdegno di studenti, dottorandi, assegnisti, ricercatori a tempo determinato.

«La Legge di Bilancio 2019 - sottolinea Link - rappresenta l'ennesima occasione mancata per un vero investimento su reclutamento e diritto allo studio. Gli attuali investimenti nell'università sono totalmente insufficienti e i criteri di ripartizione dei fondi sono fuori dalla necessità e dal reale fabbisogno. Chiediamo un piano di reclutamento e una riforma del pre-ruolo che consentano almeno di recuperare nei prossimi quattro anni i circa 20 mila posti di ricercatori e docenti strutturati persi dal sistema nazionale universitario negli ultimi 10 anni; finanziamenti per edilizia universitaria; manutenzione e costruzione di nuove residenze universitarie, aumento della no tax area e coperture del 100% delle borse di studio e di dottorato; per un riconoscimento e valorizzazione delle professionalità che operano negli atenei, per la stabilizzazione dei precari tecnici, amministrativi e bibliotecari. Il nostro Paese deve tornare ad investire sul sistema universitario per uscire definitivamente dalla crisi economica strutturale che lo ha investito; per puntare sulla conoscenza, l'innovazione e la formazione quali elementi essenziali per la vera crescita e lo sviluppo sostenibile in tutti i campi».