Un comitato elettorale dedicato alla strada per Antonio Decaro

Tra segnali stradali particolari come il divieto di accesso agli omofobi, il sindaco lancia con gli auguri Natalizi la corsa alle amministrative

domenica 23 dicembre 2018 8.33
A cura di Elga Montani
Un comitato elettorale in corso Vittorio Emanuele a Bari completamente dedicato alla strada per il sindaco Antonio Decaro. Parte da qui, come aveva già annunciato, la campagna elettorale del primo cittadino che mira al suo secondo mandato. A breve verranno aperti altri comitati, si pensa uno in ogni quartiere di Bari, perché, sottolinea Decaro, la sua campagna elettorale sarà in strada, tra la gente, dove potrà cercare di: «capire anche cosa abbiamo sbagliato, cosa si poteva fare meglio, e cosa fare per il futuro della nostra città».

E tra diversi segnali stradali indicativi del percorso che si vuole fare, come un divieto di accesso agli omofobi, un invito ad andare altrove per i buoni benzina, o un pericolo per un 110% di sondaggi taroccati, Decaro ha voluto spiegare il suo punto di vista e il perché del voler avere come rappresentazione di questa campagna proprio al strada.

«Questo comitato è dedicato alla strada perché come sindaco vengo dalla strada - ha detto Decaro ai molti che si sono presentati ieri per gli auguri di Natale - in strada nel mio quartiere ho imparato a giocare a calcio. Vengo dalla strada anche come lavoro, faccio l'ingegnere Anas, ma ho continuato a restare in mezzo alla strada con i cittadini, nel traffico, con la ZSR e la ZTL, con i Park&Ride. Ci ho messo sempre la faccia e sono stato per strada anche in parlamento dove nella mia breve esperienza di un anno e mezzo sono stato il primo firmatario della legge sulla mobilità ciclistica».

«Faccio il sindaco nell'unico modo in cui lo so fare - ha proseguito il primo cittadino - nelle strade in mezzo alla gente. Ho cercato in questi anni di aiutare anche chi era rimasto in mezzo alla strada, aprendo le case di comunità. Sto per strada anche tutti i giorni per controllare i cantieri, ho rotto le scatole con le dirette dal Waterfront o da via Amendola. Mi sono preso anche le minacce per strada, ma quella battaglia l'abbiamo vinta spiegando a quella gente che le strade sono dei baresi e non dei clan con le fornacelle sul lungomare».

«I nostri avversari invece riempiono la strada di manifesti - ha concluso - che parlano solo male di noi, è tutta colpa del sindaco. Loro in questi anni non hanno mai fatto una proposta, noi in questi ultimi 6 mesi gli faremo vedere come si sta per strada».