Turi, oltre mille stagionali in un campo da 180. La Cgil: «Stop gestione emergenziale»

I braccianti agricoli sono arrivati per la raccolta delle ciliegie. E pagano anche 1 euro al giorno al Comune

mercoledì 15 giugno 2022 12.20
Oltre mille braccianti stagionali arrivati a Turi per la raccolta delle ciliegie, e ospitati in un campo accoglienza allestito dal Comune che, però, ne può contenere al massimo 180. A denunciare le condizioni inumane del lavoratori stagionali nella cittadina in provincia di Bari è la Cgil: «A Turi quest'anno, per la raccolta delle ciliegie, sono arrivati più di 1000 lavoratori stagionali - ricorda il sindacato. Il campo di accoglienza allestito del Comune ne accoglie solo 180. Gli altri vivono in tende, in accampamenti di fortuna, in condizioni al limite della dignità umana, esposti ad ogni forma di fattore esterno».

Ai braccianti, inoltre, è richiesto anche il contributo di 1 euro al giorno per alloggiare nel campo fatiscente, anche se il Comune sta seriamente valutando di rimuovere l'onere a carico dei lavoratori.

Ma la Cgil insiste: «Abbiamo chiesto alla prefetta di attivare la rete dei sindaci del sud est barese per non gestire più l'accoglienza dei lavoratori stagionali come una emergenza. È necessario convocare i datori di lavori per discutere una reazione all'altezza delle esigenze dei tanti lavoratori. La Cgil è impegnata nel coinvolgimento della rete delle imprese agricole di qualità prevista dalla legge 199/2016. Facciamo in modo che le opportunità del settore agricolo locale creino possibilità di lavoro e che non si trasformino sempre una emergenza ricorrente».

Duro è lo sfogo di Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Bari, che sui social scrive: «Sarà difficile fare tutto dopo stasera. Molto. Resta solo tanta strada da fare e resta la Cgil con le compagne e i compagni che insieme a me hanno incontrato i lavoratori di Turi. Fratelli disperati in condizioni disperate che non possiamo lasciare soli e a cui dobbiamo rivolgere tutto il nostro massimo impegno affinché la dignità umana e sociale non sia un valore ideale, ma l'epicentro della politica con la quale confrontarci e lavorare. In questo luogo la politica oggi non era affatto assente. Quel campo è politica. Una politica volgare e capitalista».