Tentato omicidio a colpi di sciabola per vendicare un furto di droga. Altri tre arresti a Bari

Il fatto risale allo scorso 28 aprile. La Squadra mobile aveva già identificato due dei cinque responsabili dell'aggressione

venerdì 31 maggio 2019 13.52
Avevano vendicato il furto di dosi di droga a colpi di sciabola, riuscendo quasi a ferire a morte la vittima dell'aggressione. Nella giornata odierna, il personale della Sezione Omicidi della Squadra Mobile ha eseguito nei confronti di Giuseppe Esposito di anni 20 (incensurato), Gabriele Lago di anni 20 (con precedenti) e Antonio Denis Mineccia di anni 22 (con precedenti), l'ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal G.I.P. di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica di Bari, per il tentato omicidio aggravato di Donato Fabio Ruggieri, di anni 39. Per i medesimi fatti delittuosi erano già stati arrestati dalla Squadra Mobile, il 29 aprile scorso, in flagranza di reato, Antonio Mineccia di anni 69 e Giuseppe Cervellera di anni 63, già in carcere per i fatti verificatisi il 28 aprile.

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L'indagine della Mobile ha consentito di ricostruire le diverse fasi dell'agguato, identificare tutti i responsabili e i loro ruoli nella vicenda, nonché di individuare il movente. La sera del 27 aprile 2019, Donato Fabio Ruggieri, tossicodipendente, si era impossessato della cocaina e della marijuana che Giuseppe Cervellera occultava nella roulotte dove viveva, nei pressi di strada Santa Caterina.Dopo una serie di tentativi telefonici, compiuti da Cervellera e dai suoi complici, per ottenere dietro minaccia la restituzione del maltolto, gli stessi hanno compiuto una vera e propria incursione all'interno dell'abitazione di Ruggieri, la sera di domenica 28 aprile 2019, in via Cotugno nel quartiere Poggiofranco. Il commando composto da cinque uomini ha demolito a calci il portone d'ingresso dello stabile e la porta d'ingresso dell'appartamento della vittima, perrecuperare lo stupefacente.

Nel momento dell'irruzione Ruggieri era in compagnia della fidanzata. Mentre alcuni hanno bloccato la ragazza gli altri si sono scagliati sulla vittima. Utilizzando una sciabola presente in casa, lo hanno colpito con numerosi fendenti al tronco e agli arti inferiori. Uno di questi gli ha reciso l'arteria femorale, provocando una grave emorragia. Gli autori dell'incursione sono fuggiti e Ruggieri, soccorso dalla fidanzata e nelle prime fasi dal più anziano degli arrestati, è stato accompagnato al Pronto Soccorso del Policlinico e sottoposto, in stato di shock emorragico, a due delicati interventi chirurgici. In stato di coma è stato poi ricoverato per diversi giorni nel reparto di terapia intensiva.

Nell'immediatezza dei fatti il personale della Squadra mobile ha sequestrato la droga sottratta a Cervellera (9 grammi di cocaina e 100 grammi di hashish) e acquisito elementi indiziari che hanno condotto all'arresto in flagranza di Antonio Mineccia e dello stesso Cervellera.

Le successive indagini hanno favorito l'identificazione degli altri tre componenti il gruppo criminale, due dei quali il 7 maggio hanno raggiunto Ruggieri nella clinica ove era ricoverato col chiaro intento di porre in essere ulteriori condotte violente ed intimidatorie, allo scopo di indurlo ad attenuare la loro responsabilità.

Il pronto intervento del personale delle Volanti e la vigilanza assegnata alla vittima hanno scongiurato l'ulteriore pericolo favorendo la fuga dei due soggetti dal Policlinico. La puntuale ricostruzione dei fatti operata dalla Omicidi ha permesso alla Procura della Repubblica di Bari di richiedere e ottenere l'emissione di idonee misure nei confronti di tutti i responsabili.

Antonio Denis Mineccia, unico destinatario della misura cautelare carceraria, è stato trasferito nella Casa Circondariale di Bari. Nella perquisizione eseguita stamane all'interno dell'autovettura ad egli in uso, la stessa impiegata dal gruppo dei cinque per raggiungere casa Ruggieri il 29 aprile, sono stati rinvenuti 150 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e tutto l'occorrente per il confezionamento delle dosi.

Giuseppe Esposito e Gabriele Lago sono stati sottoposti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni. I reati contestati vanno dal tentato omicidio alla violazione di domicilio aggravati, in concorso. Ad Antonio Denis Mineccia è stato altresì contestato il reato di evasione, per aver commesso i fatti mentre era sottoposto, per altra causa, alla misura cautelare degli arresti domiciliari.