Tappeto di rifiuti nelle strade dopo il lockdown, Decaro: «La colpa è di chi odia Bari»
Il sindaco posta le foto della città a soli due giorni dalla riapertura: «Lasciamo brutte abitudini in quarantena»
martedì 19 maggio 2020
10.22
Sono passate meno di 36 ore dalla fine ufficiale del lockdown, anche se a Bari in molti avevano anticipato i tempi, ma la città è già un tappeto di rifiuti. Sulla pagina Facebook del sindaco Antonio Decaro compare un collage di foto scattate in diversi punti della città, fra lungomare e Bari vecchia, accomunati dalla distesa di bottiglie vuote, cartacce, contenitori della pizza, lattine e quant'altro.
«Lasciamo le brutte abitudini in quarantena - scrive Decaro. In questi due mesi di lockdown c'è una cosa che non ci è mancata. L'inciviltà di alcuni nostri concittadini. È stato bello vedere per due mesi la città pulita, come dovrebbe essere sempre. Eppure i servizi di pulizia erano anche ridotti rispetto ad ora. Invece da un paio di giorni mi arrivano decine di foto come quelle qui sotto».
«La colpa è di chi odia Bari, trattandola come una discarica - rincara Decaro. Abbiamo resistito a una pandemia mondiale, siamo stati in casa, abbiamo rinunciato a tutto, abbiamo dimostrato una forza che non pensavamo di avere, ma non riusciamo a fare pochi metri per buttare una carta o una lattina? Secondo me siamo migliori di così».
«Lasciamo le brutte abitudini in quarantena - scrive Decaro. In questi due mesi di lockdown c'è una cosa che non ci è mancata. L'inciviltà di alcuni nostri concittadini. È stato bello vedere per due mesi la città pulita, come dovrebbe essere sempre. Eppure i servizi di pulizia erano anche ridotti rispetto ad ora. Invece da un paio di giorni mi arrivano decine di foto come quelle qui sotto».
«La colpa è di chi odia Bari, trattandola come una discarica - rincara Decaro. Abbiamo resistito a una pandemia mondiale, siamo stati in casa, abbiamo rinunciato a tutto, abbiamo dimostrato una forza che non pensavamo di avere, ma non riusciamo a fare pochi metri per buttare una carta o una lattina? Secondo me siamo migliori di così».