Sulle note del pianista Claudio Stea si chiude lo sbarco sulla luna a Bari

Successo per la tre giorni di "Museum of the Moon" al Politecnico, ad aprire in grande stile era stato il maestro Nicola Piovani

martedì 2 luglio 2019 8.12
A cura di Elga Montani
Un momento di "Museum of the Moon"

Ad aprire la tre giorni di eventi per il cinquantennale dello sbarco sulla luna al Politecnico di Bari era stato il maestro premio oscar Nicola Piovani, a chiuderla ieri sera il pianista barese Claudio Stea. La musica di Piovani all'ombra della perfetta riproduzione del satellite della Terra, opera itinerante dell'artista britannico Luke Jerram, avevano emozionato il folto pubblico accorso.

E ieri sera la magia si è ripetuta, sulle note del giovane pianista barese Claudio Stea che ha portato sul palco la sua ultima opera, intitolata "Raggi di Luna". Stea, talento cittadino classe 1980, dopo aver imparato a suonare il piano all'età di sette anni ed essere stato allievo di un maestro del Conservatorio di Bari "Niccolò Piccini" è al suo quarto disco. E stasera ha deliziato i presenti rendendo l'atmosfera "poetica e surreale".

Una manifestazione che non può che definirsi riuscita e che può solo far ben sperare che ci possano essere di nuovo eventi di respiro internazionale come questo nella nostra città.