Studenti Erasmus di Bari bloccati all'estero, l'appello al sindaco

I consiglieri PD scrivono al primo cittadino e ai rettori:

domenica 5 aprile 2020
L'emergenza Coronavirus sta creando grossi problemi anche al progetto Erasmus+. In tutta Europa le università sono chiuse, in molti casi fino a data da destinarsi, in altri casi come in Italia la data di termine del decreto non si può certo dire che combacerà con la riapertura. E sono molti gli studenti rimasti in un limbo, fino a poche settimane fa a molti italiani all'estero era stato consigliato di restare nel Paese in cui si trovavano, ma ora la situazione sta peggiorando in molti Stati fino a ieri poco coinvolti dalla pandemia. Molti i ragazzi che vorrebbero tornare a casa a questo punto, ma che si trovano di fronte ostacoli di diversi tipo, dagli aeroporti chiusi, ai voli cancellati o inesistenti. E a Bari la questione non riguarda pochi ragazzi. Al punto che i consiglieri PD hanno voluto scrivere al sindaco e ai rettori per chiedere loro di interessarsi in prima persona alla vicenda.

«Abbiamo ricevute numerose segnalazioni di studenti italiani attualmente all'estero per progetti Erasmus che hanno grosse difficoltà a rientrare in Italia - scrivono nella missiva Nicola Amoruso, Marco Bronzini, Michelangelo Cavone, Pierluigi Introna, Micaela Paparella, Domenico Scaramuzzi e Elisabetta Vaccarella - soprattutto perché nei paesi dove attualmente studiano la situazione sanitaria peggiora di giorno in giorno sempre a causa della pandemia in atto. Si pensi, a titolo di esempio, che solo nella città di Lisbona sono più di cinquanta le richieste di rientro».

«Poiché la situazione peggiora di giorno in giorno - aggiungono - e queste studentesse e questi studenti, pur manifestando il forte desiderio di rientrare in Italia, non riescono a soddisfare il desiderio proprio e delle proprie famiglie, Vi chiediamo di intercedere presso il Governo ed in particolare presso il Ministro degli Esteri e presso il Ministro dell'Università e della Ricerca affinché mettano in campo tutte le misure atte ad agevolare repentinamente, anche con logistica dedicata, l'immediato rientro in Italia delle studentesse e degli studenti oggi dall'estero con le garanzie di dovuta quarantana al rientro presso il proprio domicilio o con altra soluzione che l'autorità competente riterrà più idonea in ossequio alle prescrizioni sanitarie previste dalla normativa».