Servizio assistenza scolastica, Città Metropolitana revoca aggiudicazione alla cooperativa vincitrice

Si sospetta un possibile conflitto d'interessi. Gli operatori: «Infangato il nome di coloro che lottano per una stabilizzazione»

sabato 24 novembre 2018 12.55
A cura di Riccardo Resta
Nuovi sviluppi nella vicenda legata all'esternalizzazione, mediante il sistema delle cooperative, del servizio di assistenza scolastica ad alunni con disabilità. Dopo la denuncia di educatori e assistenti alla comunicazione che avevamo documentato qualche settimana fa, arriva un'importante decisione da parte della Città Metropolitana di Bari, che con una lunga e approfondita delibera ha stabilito la revoca dell'aggiudicazione della gara d'appalto «In favore di R.T.I. Occupazione e Solidarietà soc. coop. sociale Meridia - Consorzio di Cooperative Sociali».

Pietra dello "scandalo" un presunto conflitto di interessi. Nella delibera, infatti, si legge che «Con nota pec acquisita agli atti con Pg.132380 del 12/11/2018 la società Cooperativa San Giovanni Di Dio (arrivata seconda in gara, NdR), ha richiesto "di accertare che la persona Nicola Branà, componente Cda della Nuovi Orizzonti Cooperativa Sociale consorziata del Consorzio Meridia, aggiudicataria dell'appalto, non sia la medesima persona nominata quale componente del nucleo di valutazione della Città Metropolitana "stazione appaltante" della procedura de quo", al fine di verificare la sussistenza della fattispecie di cui all'art.42, comma 2, del Codice dei Contratti Pubblici e, conseguentemente, dell'art. 80, comma 5, lettera d) del medesimo Codice; Riscontrati gli atti d'ufficio, si è accertato che il Dott. Nicola Branà, vice presidente del Cda della Nuovi Orizzonti Cooperativa Sociale consorziata del Consorzio Meridia, aggiudicataria in RTI dell'appalto, riveste anche il ruolo di componente del Nucleo di Valutazione della Città Metropolitana di Bari».

Gli ulteriori approfondimenti svolti dall'ente pubblico hanno, in seguito, accertato che «Le qualità dello stesso dott. Branà, quale componente del Nucleo di Valutazione Dirigenti, configura una delle ipotesi rientranti in quelle di cui all'art. 42, comma secondo del Codice degli appalti di cui al d. lgs n. 50/2016, si rende necessaria l'esclusione della concorrente
R.T.I. OCCUPAZIONE E SOLIDARIETA' SOC. COOP. SOCIALE -MERIDIA CONSORZIO di Cooperative Sociali dalla procedura di gara».

Di qui, dunque, l'aggiudicazione dell'appalto «in favore della seconda migliore offerta corrispondente al concorrente SAN GIOVANNI DI DIO Cooperativa sociale per azioni». Offerta che, nello specifico, comporta la corresponsione di «€ 21,59/h per la figura professionale di educatore laureato per l'assistenza specialistica e sensoriale, corrispondente al ribasso
percentuale dell'7.5% sull'importo a base di gara pari ad € 23,35/h» e di una somma pari a «€ 20,91/h per la figura professionale di educatore per l'assistenza specialistica e sensoriale, corrispondente al ribasso percentuale dell'7.5% sull'importo a base di gara pari ad € 22,60/h».

Amaro il commento di educatori e assistenti alla comunicazione: «Ecco la verità sui ritardi e su tutta questa strana storia del l'esternalizzazione. L'Italia che non vorremmo; questo è il rispetto per coloro che hanno un unico diritto, quello dello studio, leso da un'esternalizzazione del servizio che viene aggiudicata a chi? - la domanda retorica degli operatori. È stato infangato il nome di coloro che lottano per una stabilizzazione meritata dopo 15 lunghi anni di precariato, dopo sottomissioni e partita Iva».