Regione-sindacati contro il Governo, 248 navigator in Puglia rischiano di restare senza lavoro

"Un insopportabile sperpero di competenze e risorse", e l'assessore Leo ribatte: "Non può restare inascoltata la preoccupazione di tante famiglie pugliesi"

martedì 19 gennaio 2021 11.31
A cura di La Redazione
Sono 248 i navigator formati in Puglia per supportare gli operatori dei Centri per l'Impiego nella realizzazione di un percorso che coinvolga i beneficiari del Reddito di Cittadinanza dalla prima convocazione fino all'accettazione di un'offerta di lavoro congrua. Per tutti loro il contratto scadrà il prossimo 30 aprile e non c'è alcuna certezza per il futuro.

«In questi mesi spesso si sono trovati a far fronte alle carenze organizzative dei CPI - dichiarano i segretari regionali di NIDIL CGIL, FELSA CISL e UIL TEMP - da anni denunciate dalle Organizzazioni sindacali, ed il loro contributo è stato essenziale, come anche confermato dalla Regione nell'incontro in videoconferenza tenutosi lo scorso 14 gennaio. Un insopportabile sperpero di competenze e risorse. Non si può pensare di selezionare e formare circa 2700 persone in tutta Italia, per poi mandarle a casa».

«Ho incontrato, in videoconferenza, le organizzazioni sindacali di comparto NIDIL CGIL, FELSA CISL e UIL TEMP le quali hanno espresso tutta la loro preoccupazione per la sorte professionale dei 248 lavoratori pugliesi, cosiddetti Navigator, i cui servizi sono in in scadenza a fine aprile prossimo», comunica l'assessore all'istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Puglia Sebastiano Leo.

«Ad oggi - commenta l'assessore - non risulta alcuna traccia nella Legge di Bilancio nazionale, né in alcun altro atto di programmazione economica del Governo, del rinnovo del contratto di questi lavoratori alle dipendenze di ANPAL Servizi. Già in fase di discussione, circa un paio di anni fa, del potenziamento dei CPI tramite il ricorso ai Navigator, avevo personalmente segnalato la necessità al Governo nazionale di prevedere coperture economiche tali da consentire a questi professionisti la continuità del servizio».

«Pur essendo la Regione Puglia estranea alla vicenda contrattuale – conclude Leo – non può restare inascoltata la preoccupazione di 248 famiglie pugliesi, così come non si può dimenticare l'ottimo servizio che questo personale profonde nei Centri per l'Impiego della nostra regione. Chiediamo quindi al Governo di provvedere alla continuità del rapporto offerto da questi professionisti e del relativo servizio offerto a supporto delle regioni. Nelle prossime ore scriverò una nota al Ministro del Lavoro e chiederò che l'argomento sia inserito tra i punti all'ordine del giorno della prossima IX Commissione della Conferenza delle Regioni a cui partecipano gli assessori di tutte le regioni italiane».