Processo escort, Berlusconi rinviato a giudizio a Bari

Secondo l'ipotesi accusatoria l'ex premier pagò Tarantini per rendere falsa testimonianza

venerdì 16 novembre 2018 12.58
Silvio Berlusconi rinviato a giudizio dal gup del Tribunale di Bari Rosa Anna Depalo nell'ambito del processo escort, con l'accusa di induzione a rendere falsa testimonianza all'autorità giudiziaria.

Conclusa l'udienza preliminare, il pm ha inoltre dichiarato la sua incompetenza a procedere nei confronti di Valter Lavitola, ex direttore del giornale L'Avanti, trasferendo gli atti ai magistrati di Napoli.

L'ipotesi accusatoria è mossa a Berlusconi, all'epoca dei fatti presidente del Consiglio, da Pasquale Drago e Eugenia Pontassuglia. Berlusconi avrebbe corrotto l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, servendosi di Lavitola, offrendogli un lavoro e centinaia di migliaia di euro in denaro, affinché rendesse false dichiarazioni ai pm baresi, attivi nell'indagagine sulle escort ospitate nelle residenze estive dell'ex presidente del Consiglio nel biennio 2008-2009, nonché sui suoi interessi in Finmeccanica.

Il processo inizierà il 4 febbraio 2019, e nel procedimento a carico di Berlusconi si è costituita parte civile la Presidenza del Consiglio dei Ministri.