Politecnico di Bari, operativo il primo sportello di ascolto e accoglienza

Contrasto alla violenza, Francesca Bottalico: “Percorsi dedicati anche agli uomini”

martedì 18 febbraio 2020 15.40
A cura di Guerino Amoruso
Operatori, psicologi, educatori e assistenti sociali pronti ad assistere tutta la comunità del Politecnico per il contrasto alla violenza e non solo. Questa mattina è stato sottoscritto un protocollo per definire questa attività che durerà un anno a livello sperimentale. È già presente un numero verde e c'è anche l'idea di incontrare le associazioni studentesche per accogliere i bisogni di tutti. Gli sportelli sono due, uno anche per Uniba. Le consulenze saranno attive una volta al mese, a partire dal primo venerdì, dalle ore 9 alle 11, al primo piano del plesso Servizi e Placement del Politecnico di Bari (ingresso da via Orabona 4), e dal prossimo mese di marzo, a partire dal primo venerdì, dalle ore 9 alle 11, in un'aula da individuare nell'Ateneo barese.
L'iniziativa nasce grazie alla collaborazione interistituzionale tra il Comune di Bari, la Regione Puglia e le due università del capoluogo che hanno creduto nell'importanza di ospitare nelle proprie sedi dei punti di ascolto del Centro antiviolenza comunale, attualmente gestito dalla cooperativa Comunità San Francesco, al fine di offrire un presidio per informare, accogliere e sostenere le vittime di violenza ed eventualmente orientare coloro che vi si rivolgono.
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"È stata una proposta dell'associazione Link Politecnico di Bari – spiega Alessandra Pertosa studentessa al primo anno di ingegneria - quella di mettere all'interno dell'università uno sportello che possa essere utile non soltanto per le violenze di genere ma che si apre a un discorso molto più ampio e quindi anche a quelle che si consumano in casa oppure proprio da parte della società in generale".

"Solo nello scoprirsi comunità – dichiara il rettore Francesco Cupertino - si contrastano i fenomeni di violenza. Qiesto sportello sarà un punto al quale colleghi e studenti potranno rivolgersi nel momento in cui hanno bisogno di confrontarsi con esperti su tematiche che vanno oltre le competenze tecnico scientifiche".
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Si tratta di un presidio di ascolto e accoglienza aperto a tutta la comunità universitaria con la possibilità di organizzare seminari e momenti di formazione con laboratori anche su altre tematiche, non solo sul contrasto alle violenze.

"Chiaramente uno sportello anti violenza non significa che è rivolto solo alle donne vittime di violenza – spiega l'assessore Francesca Bottalico - ma è uno sportello di orientamento e consigli per avere un punto di riferimento per le segnalazioni. Il nostro lavoro è a tutto tondo ed è anche per gli uomini. In futuro pensiamo di organizzare un laboratorio anche per loro perché spesso ci chiedono aiuto e possono essere vittime. Ci sono anche uomini che ad esempio non riescono a gestire, per un particolare momento psicologico, le loro emozioni perciò spesso entrano in un circuito di violenza senza neanche averne la piena consapevolezza. Noi facciamo anche dei percorsi dedicati agli uomini perché contrastare la violenza significa farlo con chiunque. Possiamo costruire altri progetti e pensavamo alla possibilità di realizzare ad esempio anche dei percorsi di formazione e sensibilizzazione sul contrasto alle dipendenze da alcol e dipendenza in genere perché è una cosa che i ragazzi ci chiedono tantissimo".

Per tutte le segnalazioni vi invitiamo a contattare il numero verde 800 202 330.