Polignano, su Costa Ripagnola "c'è chi dice no"

Per chi voleva il parco su quei terreni, creare un villaggio turistico significa distruggere flora e fauna

venerdì 21 giugno 2019 0.22
Dopo il sì della Regione Puglia alla realizzazione di un villaggio turistico a Costa Ripagnola tra Cozze e Polignano, ora interviene un gruppo "I pastori della Costa - parco subito" che invece ha sempre osteggiato questa opzione manifestando il diritto alla costituzione di un parco. La zona sarà riqualificata e i piccoli trulli, ora mezzi diroccati ed utilizzati come deposito, diventeranno 7 suites per mano della SERIM, la società di Modesto Scagliusi che insieme al costruttore Giovanni Rubino investirà 2,5 milioni di euro. Ma cosa accadrà ai trulli vista mare? A leggere le carte del progetto così come da approvazione della Regione, ai trulli accadrà ben poco. Verranno ristrutturati senza 'aggiunte'. Non verranno realizzati parcheggi se non uno da circa 50 auto in un luogo più distante, per il resto solo tratturi in ghiaia e muretti a secco. "Molti dopo la notizia del sì della Regione hanno detto che in questo modo la costa sarà salva - spiegano sulla loro pagina Facebook I pastori della Costa - parco subito - invece noi del comitato ci permettiamo di dissentire. Fermo restando che sulla carta il progetto ha valore per il recupero dei manufatti storici e per gli interventi di rinaturalizzazione con specie della macchia mediterranea, in un'ottica di turismo sostenibile, resta incerta la questione della fruibilità della costa, tutela delle dinamiche di popolazione riguardanti la fauna, stanziale e migratrice, possibilità o meno di intraprendere a regime delle attività impattanti acusticamente e visivamente, per via dell'illuminazione artificiale notturna, che potrebbero per esempio disturbare i pipistrelli che abitano le grotte oggetto di tutela archeologica, possibilità che questo progetto non diventi un ennesimo apripista per altri progetti simili".
"A queste domande che ci lasciano inquieti e preoccupati -concludono - esiste una sola risposta e cioè quella di instaurare una Riserva naturale di rango regionale così come proposta dalla stessa regione il 21 luglio del 1997 con la legge 19 e gestita nelle forme previste dalla legge nazionale promulgata il 6 dicembre del lontano 1991, n. 394 - Legge Quadro sulle Aree Protette. Solo così la costa sarà salva".