Piove poco, estate a rischio siccità in Puglia

Ad oggi mancano 138 milioni di metri cubi d'acqua nei 4 invasi del foggiano

sabato 29 febbraio 2020
Non piove, o meglio piove violentemente e poi non piove più per settimane e si svuotano progressivamente gli invasi pugliesi.
Se dovesse continuare così, la disponibilità di acqua risulterà addirittura dimezzata in 12 mesi con circa 140 milioni di metri cubi, contro i 280 di un anno fa, secondo un'analisi di Coldiretti Puglia sulla base degli ultimi dati dell'Osservatorio Anbi. Mancano ad oggi 138 milioni di metri cubi d'acqua solo nei 4 invasi della provincia di Foggia relativi ai 2 comprensori del Fortore e dell'Osento, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. La diminuzione è stata costante, mitigata solo parzialmente dalla sporadiche piogge torrenziali che hanno un effetto disastroso sui campi, insiste Coldiretti Puglia.

"La sostanziale assenza di piogge è aggravata – denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia - dalle reti colabrodo che fanno perdere 1 litro di acqua su 2. Servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua e un piano infrastrutturale per la creazione di invasi che raccolgano tutta l'acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quando ce n'è poca. Gli agricoltori stanno facendo la loro parte con un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico", insiste il presidente Muraglia.

"Le aree pugliesi esposte al rischio desertificazione sono pari al 57% - aggiunge Muraglia – e il conto pagato dall'agricoltura, soggetta ai cambiamenti climatici e alla siccità è salato. Il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal sereno al maltempo, con bruschi crolli o innalzamenti delle temperature, sono all'ordine del giorno e arrecano danni gravi alle colture nelle aree più colpite dal clima pazzo".

L'agricoltura – conclude la Coldiretti – è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con una perdita in Puglia di oltre 3 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola, strutture e infrastrutturerurali.