
Piazza Italia, sit-in dei dipendenti. A rischio il posto di 16 persone
Marco dell'Anna di Uiltucs: "La manifestazione di oggi è scaturita dall’assenza di risposte"
giovedì 1 giugno 2023
13.35
Protestano i dipendenti di Piazza Italia, negozio presente all'interno del Parco Commerciale Casamassima. A rischio il loro posto di lavoro, dopo lo sfratto della proprietà dell'immobile contro la società.
«Il sit-in di oggi è scaturito dall'assenza di risposte all'incontro tenutosi nei giorni scorsi con Piazza Italia e Ceetrus Italy, proprietaria degli immobili - sottolinea Marco dell'Anna segretario generale Uiltucs Puglia -. Ceetrus si disinteressa della vicenda occupazionale e ritiene che sia responsabile la sola Piazza Italia, ma questo significherebbe possibili ricollocazioni anche a centinaia di chilometri di distanza vista la presenza dei negozi sul territorio. Piazza Italia è subentrata nei locali della galleria commerciale ricevendo il fitto di ramo di azienda da Ceetrus, quindi se il rapporto commerciale tra le due società si è consumato definitivamente, Piazza Italia deve retrocedere il ramo di azienda insieme a tutti i lavoratori».
«Il sit-in di oggi è scaturito dall'assenza di risposte all'incontro tenutosi nei giorni scorsi con Piazza Italia e Ceetrus Italy, proprietaria degli immobili - sottolinea Marco dell'Anna segretario generale Uiltucs Puglia -. Ceetrus si disinteressa della vicenda occupazionale e ritiene che sia responsabile la sola Piazza Italia, ma questo significherebbe possibili ricollocazioni anche a centinaia di chilometri di distanza vista la presenza dei negozi sul territorio. Piazza Italia è subentrata nei locali della galleria commerciale ricevendo il fitto di ramo di azienda da Ceetrus, quindi se il rapporto commerciale tra le due società si è consumato definitivamente, Piazza Italia deve retrocedere il ramo di azienda insieme a tutti i lavoratori».
«Non è ammissibile che da un lato si crei una vertenza occupazionale e dall'altro subentrino sulla medesima superficie altri operatori liberi da vincoli di assorbimento del personale - aggiunge -. C'è una normativa che va rispettata (L.428/90) e c'è una responsabilità sociale neo confronti delle lavoratrici e dei lavoratori dalla quale Ceetrus Italy non può esimersi. Non tollereremo speculazioni immobiliari che pregiudichino l'occupazione esistente. Tra l'altro se il metodo di Ceetrus è questo, tutti i dipendenti degli esercizi della galleria commerciale potrebbero trovarsi esposti a simili dinamiche».
«Sui centri commerciali vige un regime di licenze ed autorizzazioni pubbliche - conclude - e questo aspetto lo ribadiremo nel confronto con la regione Puglia e l'amministrazione comunale di Casamassima che abbiamo già avviato nei giorni scorsi. Continueremo con le iniziative di protesta sino alla positiva risoluzione di questa vertenza».