Ordinanza anti assembramenti a Bari, i ristoratori protestano: «Non condivisa ma imposta»

In corso Vittorio Emanuele la manifestazione del comitato Passione Horeca: «Penalizzati noi ma non i negozi»

sabato 12 dicembre 2020 12.16
«Credere di far passare come condivisa un'ordinanza che spezza le gambe alla ristorazione, ma di fatto non tocca lo shopping (e le foto di questi giorni non riprendono assembramenti per uno spritz, a meno che i negozi non li facciano) è l'ennesima bugia raccontata dalle istituzioni. Bugie che ci screditano spesso, questa volta ci fanno solamente male». Ad attaccare è l'associazione Passione Horeca, che questa mattina in corso Vittorio Emanuele ha tenuto un sit in di protesta contro l'ordinanza del sindaco Antonio Decaro che sospende nei weekend e nei giorni del 24 e 31 dicembre l'attività di bar e ristoranti, emessa per evitare pericolosi assembramenti nel periodo natalizio in epoca Covid.

I ristoratori baresi lamentano il fatto che «Durante l'incontro con Antonio Decaro abbiamo chiesto che venisse chiuso tutto (e lo chiediamo da mesi ormai), o in alternativa che fossero garantiti controlli per strada lasciando libera la possibilità di poter consumare SOLO al tavolo, distanziati e con tutti gli obblighi che il Cts ha riconosciuto come validi tempo addietro», dicono ancora da Passeione Horeca.

In conclusione, l'associazione aggiunge: «Ci siamo sentiti rispondere che la gente per strada non può essere controllata. Noi sì, noi possiamo essere controllati, maltrattati, privati del sostentamento e ridotti a capri espiatori».