Olio made in Puglia, annata da dimenticare

Cresce l'importazione dalla Spagna a causa di Xylella e clima pazzo

giovedì 4 luglio 2019
A cura di La Redazione
Gelate, Xylella e sofisticazioni stanno mettendo a dura prova il comparto olivicolo pugliese. "Nel primo trimestre 2019 - denuncia Coldiretti Puglia sulla base della elaborazione dei dati Istat relativi ai primi 3 mesi del 2019 - è aumentato l'import di olio dalla Spagna dell'89% verso la Puglia, mentre al contempo è diminuita l'esportazione di olio dalla Puglia verso la Spagna del 75%.
"Con la produzione di extravergine Made in Italy che ha raggiunto quest'anno i minimi storici a causa delle gelate di febbraio 2018 e gli effetti drammatici della Xylella con il crollo in maniera incontrovertibile della produzione di olive di oltre il 60%, è aumentato il rischio di frodi e sofisticazioni a danno del vero Made in Italy che colpiscono i produttori agricoli e i consumatori, allarme che avevamo lanciato sin dall'anno scorso a seguito della peggiore campagna olivicola in Puglia degli ultimi 25 anni" - spiega il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
La Puglia olivicola comunque produce oltre il 50% dell'olio extravergine made in Italy e detiene un patrimonio di 60 milioni di ulivi su una superficie di 383.650 ettari, con una PLV (Produzione Lorda Vendibile) del comparto olivicolo-oleario pari al 20% della totale PLV del settore agricolo, per un valore di oltre 700 milioni di euro, così come il comparto partecipa alla composizione del Prodotto Interno Lordo dell'intera ricchezza regionale per il 3%.