Nodo ferroviario di Bari, ricordi e speranze nei commenti politici

Da Emiliano a Decaro ecco come si accoglie quella che, una volta terminata, sarà una svolta per la città

giovedì 16 luglio 2020 20.14
A cura di La Redazione
Sarà davvero sciolto il "nodo ferroviario" di Bari?
Di stamattina la notizia che l'appalto per il progetto che prevede lo spostamento dei binari nell'entroterra - dalla stazione di Bari Centrale fino a Bari Torre a Mare - e l'attivazione di tre nuove fermate a Bari Campus, Bari Executive e Triggiano, era stato consegnato.
La nuova linea sarà lunga 10 km e percorribile a 200 km/h. Nell'ambito degli interventi rientra l'eliminazione del passaggio a livello di via Emanuele Mola (già chiuso) e di quello di via Oberdan, a cura di FSE.
Nel frattempo procedono i lavori della cosiddetta "Variante ANAS" necessaria per la risoluzione dell'interferenza della futura variante ferroviaria con la Strada Statale 16 in corrispondenza del Teatro Team, la cui ultimazione è prevista a inizio 2021.
Da luglio partirà la progettazione esecutiva e la fase di cantierizzazione. L'attivazione della nuova tratta è prevista entro il 2025.
Questa la notizia, questi i commenti politici.

PRESIDENTE DELLA PUGLIA MICHELE EMILIANO
"Prende forma quando ero sindaco di Bari l'idea di ricongiungere Japigia al mare eliminando i binari delle Ferrovie dello Stato facendoli scorrere lungo la linea Sud-Est e poi verso Triggiano, creando tre nuove stazioni in luoghi popolati e trafficati come il Campus, l'Executive, che è di fronte all'Ospedale Giovanni XXIII e la seconda stazione di Triggiano.
Per poi passare alla riqualificazione della vecchia linea con un efficiente trasporto pubblico lungo il mare. Mai nessuno ci aveva neppure provato a spostare la ferrovia dal centro della città.
Quando oggi l'assessore Giannini mi ha comunicato che i lavori erano stati appaltati e che nel tempo necessario questa opera sarebbe stata finalmente realizzata, mi sono emozionato".

ANTONIO DECARO SINDACO DI BARI
"Finalmente entrano nel vivo i lavori per la realizzazione del nodo ferroviario di Bari - spiega Antonio Decaro - un'opera strategica che la città attende da più di 10 anni e che per tanti motivi rappresenterà una svolta per la nostra comunità. Dal punto di vista trasportistico la nuova tratta ferroviaria renderà il sistema di trasporto pubblico su ferro una reale alternativa per migliaia di studenti e pendolari che ogni giorno raggiungono la città. Si pensi solo al sistema di nuove fermate che sarà realizzato, e che di fatto coprirà l'intero accesso dalle zone a sud e a sud est di Bari con la connessione di importanti hub di sviluppo, quali ad esempio il campus universitario del Politecnico. Dal punto di vista urbanistico, invece, finalmente per la città è come se si abbattesse un muro che fino ad oggi l'ha separata in due. Quei binari, che seguono parallelamente la costa sud non sono solo una cesura tra due quartieri, ma hanno rappresentato un freno allo sviluppo di un intero territorio. Ci sono voluti tanti anni e tante persone che ci hanno creduto e che hanno lavorato per raggiungere questo obiettivo. Oggi possiamo dire di aver centrato un traguardo importante e che sicuramente non ci fermeremo fino a quando non vedremo l'opera interamente realizzata".

ASSESSORE GIANNI GIANNINI
Dichiarazione assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Giovanni Giannini: "Con la consegna da parte di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) alla ditta D'Agostino di Avellino dell'appalto per la progettazione esecutiva e successiva realizzazione della variante ferroviaria a sud di Bari, si è arrivati all'epilogo di una vicenda nella quale si sono susseguiti annunci finora mai concretizzatisi. Oggi finalmente prende forma un'opera importantissima dal punto di vista trasportistico e urbanistico, inserita nel Programma delle Reti TEN-T (Trans European Network), del valore complessivo di circa 390 milioni di euro.
Il progetto della variante ferroviaria prevede lo spostamento nell'entroterra dei binari posti sulla costa della tratta Bari Centrale-Bari Torre a Mare sulla linea Adriatica Bari-Brindisi-Lecce e l'attivazione di tre nuove fermate a Bari Campus, Triggiano e Bari Executive, oltre all'eliminazione del passaggio a livello di via Emanuele Mola (già chiuso) e di quello di via Oberdan, a cura di FSE. La nuova linea, la cui attivazione è prevista entro il 2025, sarà lunga 10 km e percorribile a 200 km/h. La ditta D'Agostino ha già realizzato per conto di RFI la tratta Cervaro-Bovino sulla linea ad Alta Capacità Bari-Napoli e, acquisendo il ramo d'azienda della Tecnis di Catania fallita, ha acquisito la commessa relativa al nodo ferroviario di Bari.
Procedono, intanto, i lavori della "Variante ANAS" necessaria per la risoluzione dell'interferenza della variante ferroviaria con la SS 16 all'altezza dell'uscita 14B Bari Japigia-Via La Pira, la cui ultimazione è prevista a inizio 2021.
Il nodo ferroviario renderà la stazione di Bari un importante centro di interoperabilità e di collegamento con altre aree del paese e dell'intera Europa. Inoltre permetterà la ricucitura urbanistica della città, riconnettendo i quartieri interni a quelli sul mare grazie alla dismissione dei binari lungo la costa e alla riqualificazione delle aree. Diventa sempre più evidente e marcato il profilo internazionale di Bari e della Puglia, con il notevole sviluppo di un avanzato modello di mobilità sostenibile e dei flussi turistici. Tutto questo rappresenta una forte spinta alla crescita e allo sviluppo dell'intero territorio urbano e regionale".

PRESIDENTE DEL COSIGLIO REGIONALE MARIO LOIZZO
"Il definitivo avvio dei lavori per la variante Fs a Sud di Bari rappresenta il definitivo coronamento di una stagione straordinaria, che oltre dieci anni fa operò una vera e propria 'rivoluzione dei trasporti' in Puglia, attraverso quella 'cura del ferro' che tra il Nodo di Bari e il collegamento veloce tra Bari e Napoli rappresentò uno dei più consistenti investimenti infrastrutturali del Mezzogiorno. Grazie alle sinergie messe in campo dalla Giunta comunale Emiliano e dalla Giunta regionale Vendola, fu possibile porre le basi ad una straordinaria opera ferroviaria e urbanistica che ora apporterà grandi vantaggi all'area metropolitana di Bari e all'intera Regione".
Intervento JPG