Manovra di Bilancio, Bottalico attacca Conte: «Terzo settore merita valorizzazione non penalizzazione»

L'assessore al Welfare del Comune di Bari: «Nessuna politica e strumento sociale esistono se non costruiti e animati da lavoro con la comunità»

giovedì 27 dicembre 2018 11.30
A cura di Riccardo Resta
La manovra di Bilancio al centro delle discussioni politiche in questa fine di 2018. Al dibattito si aggiunge anche Francesca Bottalico, assessore al Welfare del Comune di Bari, che attacca il premier Giuseppe Conte. Sul banco degli imputati finisce il trattamento riservato a tutto il sistema del Terzo settore nazionale, a detta delle opposizioni al governo giallo-verde penalizzante nei confronti di associazioni di volontariato, fondazioni ed enti benefici in generale.

Nel suo j'accouse l'assessore barese riprende una riflessione pubblicata su "Vita", il giornale specialistico del Terzo settore italiano, in cui si punta il dito contro Conte e la manovra perché da una parte, con l'introduzione del Reddito di cittadinanza e la sua gestione diretta da parte dello Stato, bypassando il ruolo degli enti del Terzo settore, ridimensionerebbe di molto la posizione di associazioni e fondazioni benefiche, vessate dall'altra da un incremento delle tasse e dalla revisione del meccanismo del Servizio civile. «Per combattere l'asservimento - si legge nell'articolo di "Vita" pubblicato il 24 dicembre - la strada pare dunque quella dell'incorporazione del Terzo settore da una parte e della sua estinzione dall'altra (raddoppio dell'Ires, cura dimagrante per il servizio civile, stop al credito di imposta per le fondazioni impegnate contro la povertà minorile)».

«Probabilmente c'è qualcuno che non sa e non vuole sapere - è l'accusa dell'assessore Bottalico. C'e' qualcuno che non ha mai attraversato silenziosamente i legami di cura o vissuto nei luoghi dell'accoglienza e non immagina minimamente la generatività che si crea nelle reti tra pubblico e volontariato. C'è qualcuno che non sa che nessuna politica e strumento sociale esistono se non costruiti e animati da un lavoro con la comunità».

Insomma, un percorso costruito negli anni - quello del volontariato italiano - che secondo Bottalico andrebbe incontro all'estinzione per via di una manovra incauta: «C'è qualcuno che dimentica la storia e il patrimonio costruito negli anni con la forza, l'impegno, la fatica, la passione, la professionalità di tanti e tante operatrici sociali, volontari e volontarie», prosegue l'assessore barese.

«Il mondo del volontariato, il terzo settore, le fondazioni e le realtà benefiche hanno bisogno di essere valorizzate e non penalizzate, uccidendole lentamente», la conclusione perentoria dell'assessore cittadino al Welfare, che chiude il suo post Facebook con l'hashtag #iononcisto.