Le acque della Puglia promosse dall'Agenzia Europea dell'Ambiente

Giannini soddisfatto: "Frutto degli investinenti in tema di depurazione". E Torre del diavolo?

martedì 30 luglio 2019 19.00
A cura di Fiorella Barile
Tanti pallini blu per indicare la qualità delle acque di balneazioni della Puglia. Lo dice la Relazione annuale stilata dalla Commissione europea e dall'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), che in Italia ha monitorato 5.518 siti, di cui 4.866 marini e 652 di acque interne. I dati raccolti sono relativi a campionamenti sulla presenza di colibatteri fecali effettuati nel 2018, prima, durante e subito dopo la stagione balneare, con l'obiettivo di fornire indicazioni su quelle che dovrebbero essere le acque migliori per la stagione balneare del 2019. "A guardare la mappa interattiva pubblicata sul sito dell'AEA - spiega l'assessore regionale Gianni Giannini - si possono riconoscere con le coste pugliesi punteggiate di pallini blu, che qualificano come eccellente la balneabilità dell'intero tratto di mare, con qualche sparuto pallino azzurro (qualità buona) per lo più sul Lago di Lesina, e un solo pallino rosso (scarsa qualità) e uno verde (sufficiente) in prossimità della foce del Candelaro.

Questo conferma che l'impegno dell'Amministrazione regionale nel perseguire il rispetto delle normative vigenti in materia di tutela delle acque e dell'ambiente sta dando i suoi frutti. In particolare, gli investimenti su moderni impianti di depurazione per il trattamento delle acque reflue urbane hanno riportato la nostra regione in una condizione di legalità e attestano l'efficienza del sistema della depurazione, a conferma della veridicità delle affermazioni relative all'uscita della Puglia dalle procedure di infrazione". "Ancora una volta - conclude Giannini - il mare pugliese si conferma pulito, eccellente e pronto a offrire una stagione balneare di qualità ai pugliesi e ai turisti". Certo forse Giannini dimentica quanto accaduto circa un mese fa, il 5 luglio, all' impianto di sollevamento di Torre del Diavolo a Bari, andato in blocco con relativo sversamento in mare di acqua di fogna. Ma questa, forse è un'altra storia.