Il waterfront di San Girolamo dopo la burrasca, Galasso: «Niente danni, dal mare arriva la sabbia»

L'assessore: «La situazione è normale, la zona di erosione è di soli 100 metri. Allo studio modifiche ai frangiflutti»

martedì 7 gennaio 2020 12.22
A cura di Riccardo Resta
La quiete dopo la tempesta. Terminata l'allerta per il vento forte e le mareggiate, sul nuovo lungomare di San Girolamo torna la normalità. I segni delle burrasche che hanno caratterizzato il ponte dell'Epifania sono ancora visibili sulla spiaggia, e qualche polemica ha accompagnato nelle scorse ore il moto ondoso che ha interessato la zona costiera riqualificata.

A fare il punto è l'assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso, che spiega i fenomeni: «La situazione è molto meno peggio di come viene descritta - dice Galasso. La parte di erosione è circoscritta ai cento metri nella zona di fronte alle case popolari, su 1.7 chilometri di lungomare. È il tratto più lungo, dove le scogliere frangiflutti sono sotto il livello del mare. Una scelta dei progettisti per garantire il giusto ricambio di acqua nella fascia compresa fra la costa e i frangiflutti. Quella fascia sarà oggetto di un supplemento di studio per restringerla leggermente, o creando una parte emersa nella zona centrale o allungando le due scogliere laterali così da ridurre l'azione del mare in burrasca che erode la costa in quel tratto».

[YOUTUBE]

Il mare toglie e il mare dà. Le ultime burrasche, infatti, portano anche una buona notizia: «In quella zona è stata erosa la parte dei ciottoli, ma il mare sta portando la sabbia nella parte centrale - prosegue Galasso. Originariamente questo lungomare aveva le due spiagge in sabbia agli estremi, in corrispondenza di lido Massimo e lido Adria, mentre nei tratti a nord e a sud della piazza sul mare c'erano gli scogli, poi coperti con ghiaino. Con il cambio delle correnti ora sta arrivando la sabbia in corrispondenza delle zone di erosione; la natura si sta adattando alla nuova conformazione».

Insomma, nulla di irreparabile, anzi. Tutto sembra rientrare nel regolare corso della natura. Parte dei ciottoli è stata accumulata nelle zone retrostanti della spiaggia a causa dell'azione del mare. L'assessore garantisce che sarà rispianata in primavera così da avere tutto in ordine per l'estate. Nel frattempo si pensa alle contromisure: «Servirà solo qualche piccolo correttivo, fisiologico per un'opera così grande - conclude Galasso. Per ritoccare la scogliera occorrerà uno studio di impatto ambientale; lavoreremo anche sul ripascimento. Non ci sono comunque danni alle strutture. La linea di costa è un'opera cangiante in base alle stagioni, come avviene ovunque. È bene ricordare che prima su questo lungomare d'inverno non si poteva camminare neanche in auto a causa delle mareggiate; ora la situazione è cambiata. Dopo le intemperie tutti i tratti di litorale, privati o pubblici che siano, necessitano un'azione manutentiva, che consiste nella pulizia della spiaggia e nello stendimento del materiale sabbioso o ghiaioso».
waterfront san girolamo dopo la mareggiata
waterfront san girolamo dopo la mareggiata
waterfront san girolamo dopo la mareggiata
waterfront san girolamo dopo la mareggiata
waterfront san girolamo dopo la mareggiata
waterfront san girolamo dopo la mareggiata
waterfront san girolamo dopo la mareggiata
waterfront san girolamo dopo la mareggiata