Il cardinale Zuppi a Bari: «La pace comincia nel cuore di ciascuno»

Monsignor Satriano ha letto un messaggio di Onufriy, Metropolita di Kyiv e di tutta l’Ucraina

mercoledì 21 dicembre 2022 18.29
A cura di Elga Montani
Bari torna ad essere capitale di pace. Così come quando venne Papa Francesco. Oggi è stata la Chiesa a scegliere la nostra città e San Nicola come simbolo di quella pace che oggi manca a due passi da noi, in Ucraina, nel cuore dell'Europa, dove da oltre 300 giorni si combatte una guerra insensata.

«Torniamo a Bari, città ponte di dialogo e porta di accoglienza, da dove Papa Francesco ha voluto lanciare un forte appello perché tutti "possano superare la logica dello scontro, dell'odio e della vendetta per riscoprirsi fratelli, figli di un solo Padre, che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi"». Così il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, ha voluto salutare prima dell'omelia. «Il Bambino Gesù, che tra qualche giorno accoglieremo, è il segno della speranza, la luce che rischiara le tenebre dell'egoismo, della violenza e della guerra - ha aggiunto -. Di tutte le guerre. Nella tenerezza e della debolezza di quel Bambino, cerchiamo la forza per spezzare le catene del male, per non voltarci dall'altra parte, per smettere di pensare che la pace non sia affare nostro. La pace comincia nel cuore di ciascuno; comincia da me, da te, da noi, fino ad arrivare alle sfere della politica e della diplomazia».

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Presenti, tra le autorità il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il sindaco di Bari, Antonio Decaro. A fare gli onori di casa il priore della Basilica di San Nicola, padre Giovanni Distante. Con lui monsignor Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto.

«Il futuro dell'umanità è nelle nostre mani - ha sottolineato padre Distante -. Domenica 18 dicembre sono giunti pellegrini di pace, guidati dall'Arcivescovo, i giovani dell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto. È la strada giusta da percorrere. Per "importare la pace", - era il motto del pellegrinaggio, - occorre investire sui giovani. Mai come oggi il mondo necessita della creatività innovativa dei nostri giovani, del loro entusiasmo e coraggio, del loro ingegno, della loro ispirazione, per sbloccare quei meccanismi conflittuali che provocano carestie, mortalità, migrazioni, sopraffazioni. Possa San Nicola ascoltare il loro grido che in questi giorni si sta alzando negli angoli più disparati del mondo.

«Questa nostra Europa e il mondo intero necessitano di cammini improntati all'unità, alla riconciliazione e alla pace - queste le parole di monsignor Satriano -. Il 22 febbraio scorso l'Europa si è svegliata riscoprendosi fragile, impotente dinanzi a una guerra che da tempo era accovacciata alla porta. Oggi desideriamo, come cristiani, fare nostre le lacrime e le angosce di tante sorelle e fratelli ucraini e russi che, a causa del conflitto, vivono la lacerazione del cuore. Oggi desideriamo fare nostre le lacrime di papa Francesco che, nella gremita piazza di Spagna, lo scorso 8 dicembre, ancora una volta, ha invocato la pace».

La veglia per la pace a Bari
La veglia per la pace a Bari
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La veglia per la pace a Bari
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La veglia per la pace a Bari
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