Gianrico Carofiglio per Save the Children: «Che piacere donare i miei libri per beneficenza»

Lo scrittore al Museo Civico per firmare copie e raccogliere fondi. A BariViva dice: «Ambasciatore barese nel mondo? No grazie»

sabato 23 dicembre 2017 14.23
A cura di Riccardo Resta
Se gli dite che è un'eccellenza della cultura barese probabilmente si arrabbierà; ciò non di meno, la firma di Gianrico Carofiglio resta un fiore all'occhiello della letteratura contemporanea pugliese, ma soprattutto italiana, a livello planetario.

Ecco perché il richiamo di un nome così di spicco della cultura tricolore non può restare inascoltato, soprattutto se associato a quello della nota Onlus Save the Children, che si occupa di tutelare i diritti dell'infanzia nei luoghi più difficili del mondo.

I due soggetti si sono incontrati stamani nella suggestiva location del Museo Civico di Bari, dove lo scrittore barese ha portato alcune rarità della sua bibliografia, dedicandole ai suoi appassionati lettori in cambio di un'offerta a sostegno delle attività svolte dall'organizzazione benefica.

Tante le copie delle sue fatiche disponibili sul banco dell'associazione allestito presso il Museo Civico, tra cui preziose edizioni tradotte in francese, tedesco, spagnolo, olandese, polacco e altre lingue europee. Tra gli oggetti che faranno maggiormente gola ai collezionisti di cimeli letterari spiccano l'edizione vietnamita del famoso romanzo "Il Passato è una Terra Straniera" e la copia "zero" della medesima opera tradotta in inglese e destinata a giornalisti e recensori.

Tra foto, autografi e chiacchierate con i lettori, abbiamo incontrato l'autore, uscito lo scorso ottobre in libreria con il suo nuovo romanzo "Le Tre del Mattino" (Einaudi), a margine del firma copie per parlare di questa iniziativa e per dare uno sguardo sul suo passato e sul suo futuro.

Un'importante iniziativa che lega il suo nome a quello di Save the Children per raccogliere fondi in favore della tutela dei diritti dell'infanzia. Da dove nasce questa idea e come può un personaggio importante come lei essere d'aiuto per una causa così lodevole?

Lasciando perdere il "personaggio importante" perché proprio non mi si addice, l'iniziativa è nata in maniera molto spontanea e naturale. L'idea era provare a dare una mano a un'organizzazione importante come Save the Children, in particolare con l'approssimarsi delle festività natalizie. Dal momento che posseggo tante copie dei miei libri che mi arrivano dall'Italia e da tanti altri Paesi del mondo, ho pensato che donarli e proporli per un'iniziativa di beneficenza fosse una cosa buona. Chiunque può venire qui, nella bellissima location del Museo Civico di Bari, e prendere una copia firmata da me in cambio di un'offerta libera a sostegno delle iniziative di Save the Children.

Le sue opere sono state tradotte in ventinove lingue. Quando gira il mondo presentando i suoi libri o quando li vede disponibili per uno spettro così ampio di persone, si sente in qualche modo un ambasciatore della cultura barese?

Assolutamente no! Non mi sento ambasciatore di nulla, anche se mi fa molto piacere andare all'estero a parlare dei miei libri. Ovviamente una cosa del genere sollecita la vanità di chiunque, e sono sempre molto felice di ricevere commenti e giudizi positivi da persone che hanno letto i miei libri, in italiano o in un'altra lingua. Però finisce lì; non mi vedo affatto nei panni di ambasciatore.

Perché le persone dovrebbero leggere il suo ultimo libro?

Magari perché chi non l'ha ancora letto possa sentire l'opinione di chi invece lo ha fatto. Resto convinto che il modo migliore per scegliere un libro da comprare e leggere sia verificare se il parere di qualcun altro risulti pertinente o meno. Non c'è un altro, vero, modo di vendere e far circolare i libri se non il passaparola, che è una cosa sana ed è destinata a rimanere ancora a lungo il più potente mezzo di diffusione delle opere letterarie, anche nell'epoca della rete e dei social. Non c'è nulla di paragonabile al parlare con gli altri e sentirsi dire delle cose che ci convincono o che non ci convincono.

Progetti futuri?

Ci sono parecchie cose in programma per l'anno prossimo: forse ci sarà la televisione, forse ci sarà anche il cinema. Di sicuro uscirà un piccolo libello di riflessione sul linguaggio della politica e a fine 2018 verrà pubblicato un'altra opera (ancora top secret) che sarà punto d'incontro di saggistica e narrativa.
carofiglio save the children
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gianrico carofiglio save the children
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