Fu trovato senza vita nella sua casa al rione San Paolo: quattro arresti
La morte del pregiudicato Nicola Vasienti avvenne nel 2016. I dettagli questa mattina in una conferenza stampa
giovedì 18 dicembre 2025
10.35
Questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese nei confronti degli esecutori e mandanti dell'omicidio del pregiudicato Nicola Vasienti, avvenuto il giorno 16 novembre 2016.
L'uomo, 44enne che era agli arresti domiciliari ed era ritenuto vicino al clan mafioso Strisciuglio, fu ritrovato morto nella sua casa nel quartiere San Paolo di Bari. Gli arresti sono avvenuti all'alba: si tratta di quattro esponenti dello stesso clan ritenuti, a vario titolo, responsabili dell'omicidio e, per tre di loro, anche del reato di estorsione, aggravati dal metodo mafioso. L'indagine ha consentito di rivelare che l'uomo, apparentemente suicida, fu invece ucciso per un regolamento di conti.
I dettagli dell'operazione di questa mattina saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa convocata questa mattina, presso la Procura della Repubblica di Bari, alla presenza, fra tutti gli altri, del procuratore capo della Repubblica del capoluogo pugliese, Roberto Rossi, e dei vertici cittadini della Questura barese.
L'uomo, 44enne che era agli arresti domiciliari ed era ritenuto vicino al clan mafioso Strisciuglio, fu ritrovato morto nella sua casa nel quartiere San Paolo di Bari. Gli arresti sono avvenuti all'alba: si tratta di quattro esponenti dello stesso clan ritenuti, a vario titolo, responsabili dell'omicidio e, per tre di loro, anche del reato di estorsione, aggravati dal metodo mafioso. L'indagine ha consentito di rivelare che l'uomo, apparentemente suicida, fu invece ucciso per un regolamento di conti.
I dettagli dell'operazione di questa mattina saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa convocata questa mattina, presso la Procura della Repubblica di Bari, alla presenza, fra tutti gli altri, del procuratore capo della Repubblica del capoluogo pugliese, Roberto Rossi, e dei vertici cittadini della Questura barese.