Emergenza cinghiali, paura tra i cittadini per i nuovi avvistamenti

A quasi un mese dal vertice in Prefettura nulla è cambiato, presentata un'interrogazione dal consigliere Stea

mercoledì 10 gennaio 2018
A cura di Elga Montani
Continua in città l'emergenza cinghiali. Diverse negli ultimi giorni, infatti, le segnalazioni relative alla presenza di gruppi di questi animali, spesso vicino alle abitazioni e attirati in molti casi dai rifiuti abbandonati a terra. Rifiuti in cui i cinghiali banchettano e che stanno diventando un vero e proprio pericolo, in quanto tendono ad attirare gli animali in cerca di cibo. È passato quasi un mese dal vertice in prefettura convocato dal sindaco, Antonio Decaro, alla presenza dell'assessore regionale alle Risorse agricole, Leo Di Gioia. In quell'occasione dalla Regione era giunta la disponibilità ad occuparsi della questione. Ma ad oggi poco o nulla è cambiato e i cittadini non si sentono tutelati ed hanno paura.

«Purtroppo l'abbandono di rifiuti tende ad attirare i cinghiali in ricerca di cibo – sottolineano dall'amministrazione comunale – come si nota bene dalle immagini, il bidone di fianco è vuoto, se quei rifiuti fossero stati nel bidone gli animali non avrebbero avuto motivo per stare lì. Qualche giorno fa, durante il Comitato di ordine e sicurezza pubblica è stato affrontato il tema del contrasto alla presenza dei cinghiali nel territorio abitato di Bari. Come richiesto dal sindaco, in Prefettura hanno partecipato all'incontro anche l'assessore regionale alle Risorse agricole e il dirigente regionale del settore di competenza. Al fine di accelerare le complesse procedure che la Regione dovrebbe mettere in campo su scala vasta per il controllo e il contenimento del fenomeno, l'assessore regionale ha manifestato la disponibilità, anche in considerazione degli studi effettuati dall'Università di Bari su incarico del Comune, a richiedere all'ISPRA l'approvazione di un piano stralcio riguardante il prelievo dei capi selvatici nel territorio di Bari. Ci è stato assicurato, che la Regione al più presto, anche con la collaborazione a livello nazionale, attiverà un sistema straordinario di prelievo dei capi selvatici nel rispetto di tutte le norme che tutelano la fauna».

A livello regionale, ieri, è intervenuto il consigliere Gianni Stea, annunciando un'interrogazione urgente sull'argomento all'assessore Di Gioia, sottolineando che l'emergenza cinghiali è: «Una questione seria che invece in Puglia continua ad essere pericolosamente sottovalutata, nonostante il pericolo rappresentato da questi animali selvatici per l'incolumità della popolazione e per le aziende agricole. Il rischio è che, ad un intervento specifico per tenere sotto controllo il numero di cinghiali, si sostituisca una sorta di giustizia sommaria da parte di agricoltori e cittadini. Eppure da mesi in Regione è stata presentata, su iniziativa mia e del collega Donato Pentassuglia, una proposta di legge su Misure urgenti per la programmazione e pianificazione del prelievo venatorio e del controllo del cinghiale (Sus scrofa) atte a contenere l'espansione demografica della specie nel territorio della Puglia».

«È fondamentale a questo punto: conoscere lo stato dei fatti – sottolinea Stea – affinché si affronti seriamente e concretamente il problema della gestione e l'impatto che la specie ha sulle coltivazioni e sulla biodiversità. Senza dimenticare i rischi per l'incolumità della popolazione e in particolar modo degli automobilisti».