Donazione organi, a Bari l'assemblea di Aido. La presidente Petrin: «Qui per fare informazione»

Conclusa la tre giorni di discussioni in un hotel della città. L'associazione: «Puglia indietro nei numeri, serve consapevolezza»

domenica 23 giugno 2019 14.55
A cura di Riccardo Resta
Si è appena conclusa la tre giorni di assemblea nazionale a Bari dell'Associazione Italiana Donatori di Organi, Tessuti e Cellule, nota con la sigla di Aido. Da venerdì 21 a oggi, domenica 23 giugno, in un noto albergo di Poggiofranco si è svolta una tre giorni di discussioni per fare il punto sul presente e sul futuro dell'associazione, in vista del rinnovo dei direttivi nazionali e regionali in programma nel 2020.

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Ma soprattutto un'occasione per parlare del tema della donazione degli organi, e la scelta di Bari e della Puglia non è stata casuale da parte di Aido - che in Italia conta quasi un milione e 400 mila associati - ma mirata in un percorso di informazione che l'associazione sta portando avanti nella nostra regione. La presidente nazionale di Aido, Flavia Petrin, spiega: «Abbiamo tenuto l'assemblea a Bari perché speriamo che i cittadini pugliesi possano avere informazioni sufficienti per una scelta consapevole in termini di donazioni. Siamo sicuri che i pugliesi siano molto solidali e che i no siano solo frutto di mancanza d'informazione».

I no a cui fa riferimento Petrin sono quelli relativi al consenso alla donazione degli organi. Una classifica "nera" in cui la Puglia detiene il poco edificante primato nazionale. Eppure «La Puglia è la sesta regione italiana per numero di soci Aido - chiarisce la presidente Petrin. Rispetto a molte regioni del centro-nord la Puglia ha un risultato meno positivo, anche se qui ci volontari molto attivi, che si impegnano tanto, nonostante non ci siano le strutture disponibili in Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte. Non raccogliamo i risultati, ma il problema è culturale: l'appello ai pugliesi è di guardare le cose positive per implementarle ancora di più».

assemblea aido bari
assemblea aido bari

Con i suoi quattro milioni di abitanti, la Puglia è un bacino importante per la donazione degli organi nel panorama internazionale. Un gesto semplice, ma che può essere molto importante per salvare altre vite. Per chi volesse sottoscrivere la dichiarazione di volontà a donare gli organi ci sono «Tre possibilità - ricorda la presidente Petrin. L'Aido, che raccoglie solo le dichiarazioni positive, i comuni e le aziende sanitarie locali che raccolgono anche le dichiarazioni contrarie alla donazione. Queste tre modalità vengono registrate nel Sit (Sistema informativo trapianti del Ministero della Salute) e al momento del decesso gli ospedali controllano se in vita la persona ha espresso una volontà in vita. In caso contrario sono i familiari aventi diritto a dare o meno il consenso. Il consiglio è scegliere in vita, così da liberare la famiglia da una decisione così importante in un momento difficilissimo».

Dal punto di vista strettamente assembleare, la tre giorni è servita per «Fare il punto dell'attività svolta in questi tre anni - continua Petrin. Stiamo cercando di puntare sui giovani perché riteniamo che siano loro ad aver più bisogno d'informarsi. Negli ultimi due anni abbiamo raccolto oltre il 50 percento delle manifestazioni di volontà da giovani fra i 18 e i 35 anni. Durante i lavori abbiamo rinnovato lo statuto adeguandolo alle ultime indicazioni di legge, che ci chiede di dare visibilità ai nostri bilanci e alle nostre attività».