''Don't Stop Mitch'93'', in piazza per lottare insieme contro le malattie del sangue

Quarta edizione dell'evento con il dottor Guarini, primario all'oncologico di Bari e volontario Admo, Lopez «Puglia è la quinta regione per donazioni in Italia»

domenica 13 maggio 2018
A cura di Guerino Amoruso
«Donare per vivere ancora» è il messaggio che ''MITCH '93, Associazione Davide Antonio Labianca'' continua a diffondere da quando è nata, quattro anni fa. ''Mitch'93'' è una associazione no profit costituita da amici e parenti che lotta contro le malattie, in generale del sangue, ed ha lo scopo di risolvere gli eventuali problemi che un paziente con la leucemia è costretto a sopportare. Grazie alla raccolta fondi, l'associazione istituisce borse di studio per la formazione, acquista strumenti ospedalieri e di laboratorio, dota ospedali e centri di ricerca con attrezzature necessarie, predispone centri per ospitare i pazienti con i loro familiari e si impegna in attività di sensibilizzazione rivolta a studenti di quarto e quinto anno nelle scuole superiori.

In piazza a Trinitapoli lo scorso 5 maggio durante la quarta edizione di ''Don't Stop Mitch'93'' sono state tante le associazioni di volontariato e gli sponsor che hanno partecipato, sostenuto ed aiutato ''Mitch'93'' per la raccolta fondi e per la realizzazione della festa, veramente ghiotta ed in pieno stile Rock, dedicata a Davide, Mitch per gli amici, aspettando con tutti la mezzanotte del 6 maggio per festeggiare i suoi 25 anni. Nonostante Davide sia riuscito a trovare un donatore tedesco compatibile, dopo il trapianto non è riuscito più a vivere a causa della leucemia. È così che per dovere morale l'associazione ''Mitch'93'' continua a diffondere il verbo del dono e in questa quarta edizione di ''Don't Stop Mitch'93'' lo ha fatto insieme a Admo sezione Bari, per il bisogno a livello nazionale di diffondere l'idea della donazione del midollo osseo. Sono 16 i giovani tra i 18 e i 35 anni che si sono tipizzati e hanno iscritto i loro nomi nel registro donatori, un successo per Trinitapoli.

«Come amministrazione comunale non potevamo mancare a dare il nostro saluto - dichiara il sindaco di Trinitapoli - ma soprattutto a fare il nostro ringraziamento a una famiglia straordinaria che anno dopo anno è riuscita a far diventare questa associazione, una delle principali della nostra comunità con risultati meravigliosi. Continuate così, avete il nostro sostegno, ma il vostro impegno sarà ringraziato da tutte quelle famiglie che potranno trovare una volta in più un aiuto nei momenti di difficoltà».

Abbiamo incontrato poi il dottor Attilio Guarini, primario al reparto di ematologia del San Giovanni di Bari e volontario per Admo, il quale gira per le piazze, le scuole, le palestre e le università, per sensibilizzare i giovani alla donazione. «Ci sono dei dati nel registro italiano dei Tumori - sottolinea ai nostri microfoni - che ci dicono come in Puglia il 57% dei Tumori può andare incontro a remissione e quindi a guarigione. Esiste un macchinario che dopo una semplice donazione di sangue, seleziona solo le cellule che servono per i trapianti, le cellule staminali. Una procedura priva di rischio, ma ricca di energie positive e di possibilità di regalare la vita ad una persona meno fortunata. Ricordatevi che nessuna malattia è importante, ciò che conta è come la si affronta, farlo in maniera positiva grazie a tutta una serie di approcci è sicuramente la possibilità di vincerla e si può vincere».

«Io l'anno scorso ho finito dei cicli di chemioterapia - testimonia Cosimo Santite che è qui a raccontarlo - Il senso di donare il sangue, il senso di tipizzarsi, il senso di fare associazionismo di qualsiasi genere è fondamentale per aiutarsi l'un l'altro, anche con la donazione del proprio tempo. Questo è ciò che ci aiuta come comunità e come individui».

Presente anche Carmela Lopez, presidente di Admo Puglia: «Stiamo cercando a livello di Admo Puglia di far sì che anche la Bat possa diventare una delle province meglio attrezzate per poter fare tipizzazioni, quindi a brevissimo speriamo di inaugurare quest'altra iniziativa. Il dono è quello che poi ci permette di essere anche consapevoli di quanto noi valiamo».
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