Dialogo interreligioso, concluso a Bari il progetto “Fedi in gioco a scuola”
La rassegna promossa dall'ACEC Puglia e Basilicata ha interessato quattro istituti scolastici
martedì 17 dicembre 2019
11.00
Si è conclusa il 10 dicembre scorso, al Cinema Esedra di Bari, la rassegna cinematografica sul dialogo interreligioso denominata "Fedi in gioco a scuola", che ha visto la partecipazione di 1250 studenti in sei appuntamenti organizzati dalle tre sale baresi ACEC (Splendor, Esedra, Il Piccolo) tra novembre e dicembre.
L'iniziativa è stata realizzata nell'ambito del Piano Nazionale Cinema per la scuola promosso da Miur e Mibac ed è stata proposta da ACEC SdC in tutta Italia con Religion Today Filmfestival, l'Università Cattolica-Almed e Filmcronache.
Punto di partenza per questo lavoro di approfondimento, coordinato da Paola Sblendorio in collaborazione con Francesco Battista e Rosalba Raimondi, sono state le storie tracciate all'interno di lungometraggi quali L'insulto, La bicicletta verde, Il figlio dell'altra, Il Sole dentro e Il professore cambia scuola, ambientate tra Medio Oriente e banlieue francesi che, pur parlando di musulmani, cristiani ed ebrei, raccontano in primis storie di uomini, donne, bambini e ragazze che chiedono semplicemente rispetto e dignità.
Le visioni, i contributi formativi e le testimonianze hanno permesso agli studenti di quattro istituti della città di Bari (IISS "D. Romanazzi", Liceo "Bianchi Dottula", IISS Marconi-Hack e Scuola Media Statale "Aldo Moro") di riflettere e discutere su questi contesti sociali complessi e sul significato del dialogo interreligioso, non solo conoscenza e comprensione delle diverse fedi o comunicazione della propria, ma rapporto tra persone, incontro che prova a superare pregiudizi e stereotipi per un comune desiderio di bene e di ricerca della verità.
Particolarmente significative le due testimonianze di Loredana Palmieri e della prof.ssa Gabriella Serrone che, partendo dalle rispettive esperienze di vita in Turchia e nelle periferie parigine, hanno raccontato di incontri possibili tra identità diverse per cultura o religione e i contributi di Gianluca Battista, caporedattore Viva Network, che ha illustrato la complessità del Medio Oriente, con approfondimenti storici e attualizzazioni del conflitto libano-palestinese, invitando gli studenti a sviluppare uno sguardo attento sulla realtà, un senso critico che apra al vero e che non classifichi il mondo in buoni o cattivi come purtroppo oggi indica la cultura dell'odio (proveniente da tutte le parti politiche in gioco anche nel nostro Paese) e del protagonismo a tutti i costi.
Interessantissimi infine i corti (tutti in lingua originale sottotitolati) messi a disposizione da ACEC SdC e selezionati dal Religion Today Film Festival che, con giusta comicità ed ironia hanno saputo comunicare l'importanza del buon senso per far dialogare tra loro sensibilità religiose diverse a volte troppo chiuse in regole stereotipate piuttosto che aperte ad un arricchimento reciproco nel rispetto delle libertà individuali.
Appuntamento dunque al 2020, per una nuova edizione di Fedi in gioco a scuola in cui sicuramente l'ACEC Puglia saprà cogliere nuovamente le proposte nazionali per fornire alle scuole baresi e non solo, nuove occasioni, anche gratuite, per riflettere su temi determinanti per la formazione di una generazione che sappia porsi in ascolto dell'altro, educati alla diversità e all'accoglienza.
L'iniziativa è stata realizzata nell'ambito del Piano Nazionale Cinema per la scuola promosso da Miur e Mibac ed è stata proposta da ACEC SdC in tutta Italia con Religion Today Filmfestival, l'Università Cattolica-Almed e Filmcronache.
Punto di partenza per questo lavoro di approfondimento, coordinato da Paola Sblendorio in collaborazione con Francesco Battista e Rosalba Raimondi, sono state le storie tracciate all'interno di lungometraggi quali L'insulto, La bicicletta verde, Il figlio dell'altra, Il Sole dentro e Il professore cambia scuola, ambientate tra Medio Oriente e banlieue francesi che, pur parlando di musulmani, cristiani ed ebrei, raccontano in primis storie di uomini, donne, bambini e ragazze che chiedono semplicemente rispetto e dignità.
Le visioni, i contributi formativi e le testimonianze hanno permesso agli studenti di quattro istituti della città di Bari (IISS "D. Romanazzi", Liceo "Bianchi Dottula", IISS Marconi-Hack e Scuola Media Statale "Aldo Moro") di riflettere e discutere su questi contesti sociali complessi e sul significato del dialogo interreligioso, non solo conoscenza e comprensione delle diverse fedi o comunicazione della propria, ma rapporto tra persone, incontro che prova a superare pregiudizi e stereotipi per un comune desiderio di bene e di ricerca della verità.
Particolarmente significative le due testimonianze di Loredana Palmieri e della prof.ssa Gabriella Serrone che, partendo dalle rispettive esperienze di vita in Turchia e nelle periferie parigine, hanno raccontato di incontri possibili tra identità diverse per cultura o religione e i contributi di Gianluca Battista, caporedattore Viva Network, che ha illustrato la complessità del Medio Oriente, con approfondimenti storici e attualizzazioni del conflitto libano-palestinese, invitando gli studenti a sviluppare uno sguardo attento sulla realtà, un senso critico che apra al vero e che non classifichi il mondo in buoni o cattivi come purtroppo oggi indica la cultura dell'odio (proveniente da tutte le parti politiche in gioco anche nel nostro Paese) e del protagonismo a tutti i costi.
Interessantissimi infine i corti (tutti in lingua originale sottotitolati) messi a disposizione da ACEC SdC e selezionati dal Religion Today Film Festival che, con giusta comicità ed ironia hanno saputo comunicare l'importanza del buon senso per far dialogare tra loro sensibilità religiose diverse a volte troppo chiuse in regole stereotipate piuttosto che aperte ad un arricchimento reciproco nel rispetto delle libertà individuali.
Appuntamento dunque al 2020, per una nuova edizione di Fedi in gioco a scuola in cui sicuramente l'ACEC Puglia saprà cogliere nuovamente le proposte nazionali per fornire alle scuole baresi e non solo, nuove occasioni, anche gratuite, per riflettere su temi determinanti per la formazione di una generazione che sappia porsi in ascolto dell'altro, educati alla diversità e all'accoglienza.