Decaro a Foggia per la Giornata della Memoria per le vittime delle mafie

La manifestazione, quest’anno ha scelto come tema “Terra, solchi di verità e giustizia”. 

mercoledì 21 marzo 2018 14.44
"Siamo qui per metterci la faccia, come abbiamo sempre fatto. Come cittadini, come sindaci, come madri e padri che vogliono lottare contro le mafie, tutte, di ogni genere. Con grande calore la mia Puglia accoglie le migliaia di persone arrivate qui oggi, da tutta Italia, per dire no alla mafia, no alle intimidazioni, no alla paura. Qui tutti insieme stiamo rappresentando lo Stato che non ha paura, lo stato che vuole andare fino in fondo nel ricordo e nella giustizia per le vittime innocenti di mafia". Lo ha detto oggi il sindaco di Bari e presidente nazionale Anci Antonio Decaro da Foggia, dove si è celebrata la XXIII edizione della Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera, Avviso Pubblico e Regione Puglia in collaborazione con la Rai - Responsabilità sociale e con il supporto del Teatro Pubblico Pugliese. La manifestazione,quest'anno ha scelto come tema "Terra, solchi di verità e giustizia".
"La nostra presenza, il nostro entusiasmo - ha proseguito Decaro - non riporteranno in vita i figli, i genitori, i fratelli e le sorelle uccise per mano mafiosa ma vogliamo che le famiglie delle vittime sappiano che non sono sole, che noi lottiamo insieme a loro. Come presidente dell'Anci e rappresentante degli 8000 Comuni italiani voglio ricordare tutti gli amministratori pubblici che nel 2017 sono stati vittime di intimidazioni o attentati. 173 di questi amministratori operano in Comuni piccoli o piccolissimi, con meno di 10.000 abitanti, e anche per loro il rischio di essere dimenticati o, peggio ancora, di non essere ascoltati è altissimo. Sono qui oggi anche per loro, per i sindaci e gli amministratori pubblici che quotidianamente sono in prima linea nella lotta alle mafie e vicini alle vittime e alle loro famiglie. La straordinaria presenza di persone oggi ci rassicura, ci dice che le mafie non vinceranno, che la lotta è lunga e dura ma noi siamo di più, siamo molti di più".