Coronavirus in Puglia, dimessi i primi due pazienti ricoverati al Miulli
Un 61enne e un 71enne all'accesso con polmonite stanno bene e sono risultati negativi
mercoledì 1 aprile 2020
17.36
Sono stati dimessi oggi i primi due pazienti, rispettivamente di 61 e 71 anni, dalla zona Covid dell'Ospedale "F. Miulli". Entrambi sono stati tra i primi ad essere ricoverati e, dopo 14 giorni, hanno potuto lasciare la struttura e ricongiungersi ai propri cari.
Al loro ingresso recavano segni di polmonite nella radiografia del torace, per questo sono stati attuati i protocolli terapeutici attualmente in uso per tale patologia. Solo per uno di essi si è resa necessaria la somministrazione di ossigeno tramite maschera reservoir, ma l'accertato miglioramento clinico ha successivamente permesso il ritorno in aria ambiente, con valutazione della saturazione più volte durante la giornata.
Giunti in ospedale con il morale molto basso e timorosi dell'evoluzione della malattia, i due pazienti hanno affrontato la loro degenza con coraggio e con l'apporto costante del personale medico ed infermieristico dell'Ente. La lontananza dai familiari e il senso di solitudine provato è stato combattuto anche grazie al rapporto umano instauratosi con il personale del Miulli, che i pazienti hanno poi ringraziato calorosamente nel momento delle dimissioni. Oggi dunque sono stati eseguiti i tamponi, risultati negativi, ed entrambi sono potuti tornare alla loro quotidianità.
Al loro ingresso recavano segni di polmonite nella radiografia del torace, per questo sono stati attuati i protocolli terapeutici attualmente in uso per tale patologia. Solo per uno di essi si è resa necessaria la somministrazione di ossigeno tramite maschera reservoir, ma l'accertato miglioramento clinico ha successivamente permesso il ritorno in aria ambiente, con valutazione della saturazione più volte durante la giornata.
Giunti in ospedale con il morale molto basso e timorosi dell'evoluzione della malattia, i due pazienti hanno affrontato la loro degenza con coraggio e con l'apporto costante del personale medico ed infermieristico dell'Ente. La lontananza dai familiari e il senso di solitudine provato è stato combattuto anche grazie al rapporto umano instauratosi con il personale del Miulli, che i pazienti hanno poi ringraziato calorosamente nel momento delle dimissioni. Oggi dunque sono stati eseguiti i tamponi, risultati negativi, ed entrambi sono potuti tornare alla loro quotidianità.