Centrosinistra in stallo, su Colaianni decisione non prima di domani

Mentre Conte continua a dichiarare Laforgia come loro candidato, il penalista risponde: Per Bari si decide a Bari

lunedì 15 aprile 2024 10.26
A cura di Elga Montani
Continuano le discussioni e i confronti tra le diverse forze politiche del centrosinistra barese per cercare di trovare la quadra, e superare l'impasse creatosi con il dualismo Laforgia-Leccese. Nei giorni scorsi l'ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha messo in campo la candidatura di Nicola Colaianni, ex magistrato ed ex deputato Pds, come possibile nome in grado di unire le diverse forze del campo largo progressista. Ma nessuna decisione in merito potrà essere presa prima di domani pomeriggio.

Nella giornata di ieri si sono tenuti diversi incontri nell'area Leccese, il quale con una nota ha sottolineato: Nella giornata di domani (oggi, ndr) concluderò gli incontri con i responsabili delle forze politiche che sostengono la mia candidatura per una valutazione congiunta. Al termine della consultazione mi riservo di incontrare Michele Laforgia per condividere insieme il percorso futuro. Da parte mia sento tutto il peso della responsabilità per una decisione che può rivelarsi decisiva per il futuro della coalizione del centrosinistra e della città di Bari».

Ma nel pomeriggio alcune dichiarazioni di Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, sembravano aver messo una parola fine o quasi all'ipotesi Colaianni. «Non abbiamo ragione per accantonare la candidatura di Michele Laforgia a sindaco di Bari, ma vedremo quello che succederà nelle prossime ore. Abbiamo una sfida importante per il governo della città. Una sfida che sta diventando anche di risonanza nazionale. Dobbiamo pensare alla comunità barese. E serve un segnale di forte rinnovamento. Lasciamo che siano le forze locali a valutare la situazione. Laforgia non l'abbiamo scelto noi, ma la comunità civica e le componenti sane di Bari. E in questo senso ci ha convinto».

Stamattina è arrivata però la replica di Laforgia a Giuseppe Conte. «Con tutto il dovuto rispetto per i partiti e i leader nazionali, per Bari si decide a Bari, non a Roma - ha rimarcato il penalista -. Sabato sera le forze politiche, i movimenti e le associazioni che sostengono la mia candidatura - Convenzione per Bari 2024 e Movimento 5 Stelle - mi hanno incaricato di verificare le condizioni per la candidatura unitaria di Nicola Colaianni e attendiamo l'esito delle consultazioni di Vito Leccese e della direzione regionale del PD prevista per oggi pomeriggio».

E smentendo le voci di un possibile incontro chiarificatore tra lui e Leccese, alla presenza dello stesso Colaianni per stamattina ha aggiunto: «Non è previsto un incontro tra noi prima di domani, anche per un mio particolare impegno professionale domani mattina. In ogni caso, al termine delle riunioni e degli incontri con le forze politiche, la decisione sulle candidature non può che spettare ai candidati: per parte mia ho rimesso da tempo la candidatura a sindaco nelle mani di chi mi ha proposto e mi ha sostenuto fino a questo momento, ribadendo la volontà di cercare sino all'ultimo minuto utile una soluzione unitaria».

In ballo non c'è solo la candidatura di Leccese o Laforgia, ma l'unione della coalizione. E come sottolineato da alcuni esponenti delle diverse parti, che ieri hanno firmato un appello ad accettare la candidatura di Colaianni, «una divisione del centro sinistra al primo turno nelle elezioni di Bari comporta il rischio di favorire la destra dello Spacca Italia e di far regredire il grande cambiamento che si è avviato in città».

«Noi confidiamo - scrivono alla fine dell'appello - in un esito convergente su questa opportunità unitaria: nel più breve tempo possibile e senza ulteriori estenuanti rinvii forieri di disaffezione e astensione. Altrimenti si constati che la divisione al primo turno è irrimediabile e ci si assuma la responsabilità del pericolo di consegnare Bari alla destra».