Bari solidale durante l'emergenza COVID-19. Bottalico:«Oltre 500 richieste di aiuto al giorno»

Sono più di 20 le linee telefoniche attivate e più di 700 i volontari scesi in campo per sostenere i cittadini in difficoltà

sabato 4 aprile 2020 9.50
A cura di Guerino Amoruso
«Abbiamo tredici linee telefoniche attive dove i cittadini possono chiamare per chiedere aiuto, una per non udenti anche in inglese e francese. A queste si sono aggiunte altre 6 linee telefoniche per la consulenza psicologica e sociale per anziani soli, disabili e famiglie in difficoltà. Inoltre una linea telefonica per donne in gravidanza e nei prossimi giorni attiveremo nuove linee per l'emergenza in corso».

Sono le parole dell'assessore al welfare del Comune di Bari Francesca Bottalico che grazie alla rete, operativa fin dai primi giorni dell'emergenza, è riuscita a coinvolgere più di 700 volontari tra singoli cittadini e associazioni per sostenere tutte le persone in difficoltà che nella fase iniziale di questa emergenza chiedevano supporto per la spesa.

È di pochi giorni la notizia di nuovi finanziamenti, perché l'emergenza adesso è anche economica. Assessore Bottalico, oltre tutti i numeri telefonici messi a disposizione dal comune e sulla sua pagina Facebook, come si sta organizzando in questi giorni l'assessorato al welfare?
«Fin dal primo giorno in cui è scattata l'emergenza – spiega la Bottalico - abbiamo attivato un sistema di interventi straordinari a partire da una task force di assistenti sociali, educatori ed operatori sociali. Riceviamo una media di circa 500 telefonate al giorno. Una volta che avviene l'ascolto ci sono gli assistenti che profilano e compilano la piattaforma 'Bari Ascolta', qui vengono registrati tutti i dati e il tipo di bisogno che può essere farmaceutico, alimentare ma anche di intervento socio sanitario o altri bisogni. Ogni storia, ogni telefonata, ha una complessità unica. La richiesta viene elaborata e si costruisce un kit di beni nell'emporio dell'assessorato, stiamo sviluppando empori in tutta la città di Bari, successivamente vengono attivati i volontari a livello territoriale che in base alla propria disponibilità, parte e arriva a casa consegnando il bene o il farmaco».

Come si prospetta aprile visto che il mese di marzo è stato molto impegnativo?
«Continueremo a lavorare come abbiamo fatto fino ad oggi. I nuovi finanziamenti del ministero non faranno altro che darci ossigeno su una macchina che già è in corsa da giorni, chiaramente stiamo chiedendo al volontariato e anche al singolo cittadino di coordinarsi affinché comunque si tuteli la loro salute e anche la salute degli altri. Chiediamo di fare la raccolta beni in maniera decentrata e poi di concordare con l'assessorato la consegna dei beni alimentari, qualora qualcuno volesse partecipare. Stanno partendo anche dei progetti di condominio sociale dove i vari condomini raccolgono beni e poi si mettono d'accordo con l'assessorato. In realtà sono tante le forme l'importante è non muoversi troppo in città ma concordare e organizzare la raccolta e consegnarli eventualmente in assessorato. Stiamo cercando principalmente beni per la primissima infanzia e di prima necessità. Legumi, pelati e olio sono quelli maggiormente richiesti ad oggi».