Bari, ospedale in Fiera: requisiti i padiglioni 7,9, 10, 11 e 18 per iniziare i lavori

Serviranno per realizzare ulteriori 160 posti di terapia intensiva per fronteggiare l'emergenza Covid-19

giovedì 26 novembre 2020 10.15
Inizia la pianificazione dei lavori per la realizzazione dell'ospedale temporaneo Covid in Fiera del Levante a Bari. Il Prefetto Antonella Bellomo ha disposto la "requisizione d'uso temporanea" dei padiglioni 7-9-10-11-18, del parcheggio 15 e della Hall di via Verdi in favore della Protezione civile regionale e del Policlinico, fino al termine dello stato di emergenza sanitaria, attualmente fissato al 31 gennaio 2021 quasi sicuramente prorogato di altri ulteriori mesi.
La realizzazione della struttura sanitaria all'interno della Fiera "oltre ad essere funzionale ad elevare la dotazione temporanea complessiva del sistema regionale - spiega la Prefettura - , è al contempo rivolta a meglio valorizzare il personale sanitario, talora frammentato in strutture con un numero limitato di posti letto in terapia intensiva, nonché a consentire, seppure gradualmente, una ripresa delle attività sanitarie non Covid che, diversamente, espongono al rischio di ulteriore diffusione del contagio". Per l'Ente autonomo Fiera del Levante e per la società di gestione Nuova Fiera del Levante, che ha attualmente in concessione i beni requisiti, "è fatto obbligo di consegnare senza alcun indugio le aree interessate". Il decreto di requisizione è stato disposto su richiesta del commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica Covid, il quale "ha ritenuto sussistenti i presupposti rappresentati dal presidente della Regione Puglia - si legge ancora nel provvedimento - e in particolare l'improcrastinabile necessità di procedere all'auspicata requisizione in uso temporaneo degli spazi stante la grave ed urgenza esigenza pubblica di disporre dell'area al fine della pianificazione e conseguente sollecita attuazione delle misure di contrasto in questa 'nuova fase acuta' dell'emergenza epidemiologica".