Bari, le iniziative del CSV San Nicola per l'emergenza covid-19

La presidente Rosa Franco:«È il momento della responsabilità, continuiamo in maniera intensa le nostre attività»

lunedì 6 aprile 2020
A cura di Guerino Amoruso
Supporto psicologico per chi è solo, consegna a domicilio di spesa e farmaci, letture di fiabe al telefono, giochi e contenuti interattivi, raccolta donazioni di sangue. È dai primi giorni di emergenza covid-19 che il Centro di Servizio al Volontariato San Nicola ha raddoppiato il suo impegno a favore del Terzo Settore. In smart working continua a garantire tutte le attività di sportello, di formazione in webinar e di consulenza, trovando con associazioni e volontari diverse forme di supporto per rimanere in contatto in questo momento di isolamento. E nelle ultime settimane del mese di marzo si sono sviluppate collaborazioni per lo sviluppo di contenuti dedicati alla coesione sociale e alla comunità come la campagna #neverremofuori, che vuole rispondere, o almeno provarci, a questo stato di disorientamento cercando di trasformare questo periodo in qualcosa di "positivo" con un disegno, una foto, una canzone o qualsiasi libera forma di espressione e poi gli "Incontri Musicali", perché la musica anche se sui social è capace di curare o "La fiaba degli abbracci" dedicata ai bambini audiolesi con il supporto dell'interprete LIS per uno scambio di emozioni più che mai necessario in questi giorni o ancora "Volontari sintonizzati" una rubrica radio per tenersi in contatto con le associazioni e ascoltare le voci dei volontari che stanno operando sul nostro territorio.

Presidente Rosa Franco, come devono agire le associazioni e cosa bisogna far sapere a chi opera nel Terzo Settore?
«Io dico che si può fare di tutto, ma stiamo attenti perché questa è una opportunità per ciascuno di noi. O ci sentiamo, oggi, appartenenti a una comunità o perdiamo una occasione. E appartenere ad una comunità significa rispondere perché altrimenti mettiamo tra parentesi questo momento e viviamo in apnea nella speranza che immediatamente subito passi e poi ci scivoli addosso. Invece bisogna guadagnare umanamente qualcosa da questa situazione. Questo è il momento della responsabilità, abbiamo bisogno di rispondere a qualcuno di quello che siamo e di quello che facciamo, per cui uno può fare poco o tanto, non ha importanza.

Nei primi giorni di emergenza come si sono organizzate le associazioni con il CSV San Nicola?
«Ci siamo visti immediatamente avvicinare da tantissime associazioni ma anche da tantissimi cittadini che si sono messi a disposizione della cittadinanza. Questo ci conforta perché vuol dire che nel meridione, nella nostra provincia, c'è ancora questa cultura della solidarietà. Ci siamo accorti che difronte al bisogno si scatta e si scatta con tutta la fantasia di questo mondo, perché sicuramente ci sono delle associazioni dei minori o delle associazioni che si dedicano alla pubblica assistenza che hanno continuato a fare le loro attività, ma ci sono anche associazioni che si sono ripensate in un modo diverso.

Come affronterà il CSV San Nicola i prossimi giorni di emergenza?
«Siamo fortemente motivati perché non immaginavamo che potesse scattare questa solidarietà nel territorio a favore delle nostre comunità. Le iniziative a favore dei cittadini sono in continuo aggiornamento, così come quelle messe in campo da comuni, enti del Terzo Settore, enti pubblici e privati per rispondere ai nuovi bisogni che tale emergenza sta suscitando».