Bari, il Margherita e il Piccinni "luoghi" del cinema per il Bif&st 2020
Presentata a Venezia l'undicesima edizione del Festival che si terrà dal 21 al 28 marzo
lunedì 2 settembre 2019
9.49
È stata presentata a Venezia l'undicesima edizione del Bif&st, il Festival del Cinema Internazionale di Bari. Si terrà dal 21 al 28 marzo e per la prima volta, dopo il restauro, potrà disporre del teatro Margherita e del teatro Piccinni, oltre che del Petruzzelli.
«Il Bif&st-Bari International Film Festival non è solo un grande festival - sottolinea l'assessore Capone - è soprattuto una grande operazione culturale, che ogni anno innova e si rinnova, e sperimenta nuove forme di dialogo per comunicare al meglio con il proprio pubblico. È un festival pop, un festival di comunità, capace di parlare agli esperti del settore ma anche agli appassionati di cinema, e ai ragazzi, che sempre più numerosi partecipano alle masterclass dei propri idoli, e non lo fanno con la sola voglia di scattare un selfie, ma con quella sete di conoscenza che un giorno potrebbe fare del loro entusiasmo un vero e proprio lavoro. Insomma, una vetrina del cinema che valorizza la Puglia e i pugliesi e, al contempo, li collega con il resto del mondo, ma anche un'occasione per dire a voce alta, e con la spalla dritta, che una prospettiva sulla cultura la Puglia la sta seminando e lo sta facendo costruendo ponti di dialogo e d'arte, e non alzando muri».
«Il Bif&st-Bari International Film Festival non è solo un grande festival - sottolinea l'assessore Capone - è soprattuto una grande operazione culturale, che ogni anno innova e si rinnova, e sperimenta nuove forme di dialogo per comunicare al meglio con il proprio pubblico. È un festival pop, un festival di comunità, capace di parlare agli esperti del settore ma anche agli appassionati di cinema, e ai ragazzi, che sempre più numerosi partecipano alle masterclass dei propri idoli, e non lo fanno con la sola voglia di scattare un selfie, ma con quella sete di conoscenza che un giorno potrebbe fare del loro entusiasmo un vero e proprio lavoro. Insomma, una vetrina del cinema che valorizza la Puglia e i pugliesi e, al contempo, li collega con il resto del mondo, ma anche un'occasione per dire a voce alta, e con la spalla dritta, che una prospettiva sulla cultura la Puglia la sta seminando e lo sta facendo costruendo ponti di dialogo e d'arte, e non alzando muri».