Bari fra le città del progetto "OpenSpace". Le scuole del San Paolo contro povertà educativa

Un'iniziativa che si svolgerà anche a Milano, Palermo e Reggio Calabria per 4 anni. Bottalico: «Nostra città esporta buone prassi»

martedì 16 ottobre 2018 13.38
A cura di Riccardo Resta
Lotta alla dispersione scolastica e iniziative per contrastare la povertà educativa: questa la "mission" del progetto "OpenSpace, Spazi di partecipazione attiva della comunità educante". Un'iniziativa promossa da ActionAid che prevede il coinvolgimento di 12 scuole secondarie di primo e secondo grado nei comuni partner di Bari, Reggio Calabria, Milano e Palermo, per una durata complessiva di 4 anni, con particolare attenzione ai quartieri dove la dispersione scolastica è più accentuata. Saranno 4.000 i ragazzi interessati, di cui mille ad alto rischio abbandono o che, in alcuni casi, hanno già lasciato la scuola. 1.600 saranno i genitori e 500 gli insegnanti coinvolti nel progetto. A Bari l'area d'interesse del progetto sarà il quartiere San Paolo, ed esso verrà attuato in tre scuole: l'istituto comprensivo Grimaldi-Lombardi, l'istituto comprensivo Don Milani e l'IISS Ettore Majorana.

«Quando si parla di minori - dice l'assessore comunale al Welfare Francesca Bottalico - solo in secondo piano emergono povertà più profonde come quelle educative. In diverse situazioni si evidenzia la mancanza di un sistema organizzato, di strumenti, di conoscenze e istruzione, alla base della costruzione del futuro dei ragazzi. Per noi è fondamentale l'avvio di questo progetto, così come di progetti analoghi, perché opererà all'interno ma soprattutto all'esterno della scuola, con l'idea di investire nei ragazzi "difficili" come animatori di un quartiere complesso ma pieno di risorse».

Bari città apripista, con una serie di iniziative a carattere socio-educativo già collaudate negli ultimi anni: «La cosa più interessante - continua Bottalico - è che le prassi sviluppate con il welfare e il privato sociale sulla Bari verranno esportate nelle altre città. L'idea è di portare all'esterno quanto abbiamo costruito. Su questo tema si sono impegnati attori di diverso tipo: sportivi, culturali e sociali. Noi crediamo che sia fondamentale l'istruzione come arma per cambiare il mondo e la nostra città, per ridare forza ai legami sociali, che in questo momento sono frammentati da messaggi di intolleranza e discriminazione, di cui i minori sono le vittime più esposte».

«Il progetto - continua Luca Fanelli, project manager ActionAid Italia per il progetto OpenSpace - ha l'obiettivo di rafforzare la comunità educante per fornire istruzione di qualità e contrastare la dispersione scolastica. OpenSpace è stato selezionato dall'impresa sociale Con I Bambini, e un elemento qualificante è la partnership, formata da organizzazioni eccellenti nel loro campo e molto diversificate».

Le attività previste dal programma quadriennale di OpenSpace sono estremamente diversificate, muovendosi su tre macro-aree: «Ci occuperemo - prosegue Fanelli - di riqualificazione della scuola, con una forte partecipazione dei ragazzi, costituzione di palestre e luoghi di innovazione digitale dove i discenti potranno sperimentarsi. Ci saranno interventi di alta intensità educativa, per rafforzare lo studio di chi è rimasto più indietro, il teatro sociale e le attività che intendono coinvolgere i genitori. Lo sportello OpenSpace e lo smartbox sociale intendono aiutare i genitori nella difesa dei propri diritti e nella conoscenza delle opportunità del territorio. Infine, sono previste attività indirizzate agli studenti delle secondarie di secondo grado: percorsi di orientamento, in cui verrà prima idealizzata e poi prototipata una reale impresa».

Scuola e innovazione sociale fanno squadra per la crescita del capitale umano e del territorio. Fanelli: «In questo momento è fondamentale l'inedita alleanza fra società civile e scuola, per promuovere valori fondamentali come democrazia, pensiero critico, parità di genere, eguaglianza di opportunità fra persone che provengono da contesti diversi. In questo senso si muoverà l'intervento».

I Partner

Al fianco di ActionAid ci saranno BaytyBaytyk, Cittadinanzattiva, CONI, Fondazione Albero della Vita, Federgat, Fondazione Giovanni Paolo II, Fondazione Mondo Digitale, Arteteca, Junior Achievement Italia, Studio MC A - Mario Cucinella Architects e "Laboratory for Effective Anti-poverty Policies (LEAP) - Università Bocconi", oltre ai comuni partner di Bari, Milano, Palermo e Reggio Calabria.

I Numeri della Dispersione Scolastica

In Italia è pari a 1 milione il numero di bambini e ragazzi fra i 3 e i 18 anni che vivono nella povertà assoluta. Il tasso di dispersione scolastica registrato nel 2016 è del 13,8%, a fronte dell'obiettivo imposto da Europa 2020 di scendere al 10%. Forti restano gli squilibri fra regioni e macro-territori nel nostro Paese: Sicilia, Campania, Calabria, Puglia e Sardegna restano sopra la media nazionale. Scendendo nel dettaglio, per quanto riguarda la dispersione scolastica nella secondaria di primo grado in vetta alla classifica c'è la Sicilia (1,3%), seguita da Calabria (1%) e dalla coppia Puglia-Lombardia (0,7%), mentre per la secondaria di secondo grado il Sud Italia ha una media più elevata rispetto a quella nazionale (attestatasi sul 4,8%). Nello specifico, la Sicilia detiene questo triste primato con il 5%, seguita da Puglia (4,7%), Calabria (4,4%) e Lombardia (4%). Percentuali più alte si registrano fra coloro che partono da condizioni economiche e sociali più svantaggiate.