Bari, domatore ucciso dalle tigri, LAV chiede di potersi occupare dei felini

Presentata formale richiesta al giudice, ENPA ieri aveva visitato gli animali e li aveva trovati chiusi in gabbia

mercoledì 10 luglio 2019 18.29
Le otto tigri sequestrate al circo Marina Orfei dopo l'aggressione e la morte del domatore Ettore Weber sono costrette a stare chiuse nel mezzo con cui sono state trasportare alla zoo di Fasano, in quanto la struttura non è in grado di accoglierle. A documentare la cosa ENPA Puglia, che tiene a sottolineare: «Che il personale della struttura, a iniziare dal direttore, sono stati molto disponibili. Purtroppo non sono stati consultati prima che venissero spostati gli animali, altrimenti avrebbero fatto loro presente che erano assolutamente impossibilitati ad accoglierle. Si stanno cercando soluzioni veloci che possano consentire a queste splendide creature di vivere adeguatamente ed ENPA Nazionale è già all'opera per cercare di garantire a queste tigri un futuro migliore». Queste le parole di Daniela Fanelli, Coordinatrice Enpa Regione Puglia.

Ed oggi è arrivata la notizia che LAV ha chiesto di potersi occupare dei felini.

«Abbiamo presentato al giudice formale richiesta di prendere in carico, insieme all'Associazione olandese AAP (Animal Advocacy and Protection), le tigri protagoniste della drammatica morte del domatore Ettore Weber - dichiara LAV - siamo disponibili ad occuparcene, trasferendole in un Centro specializzato nel recupero di animali esotici vissuti in cattività. Questa soluzione rappresenta un'opportunità unica per far sì che gli otto animali sequestrati possano avere un'alternativa a quella che è stata sin qui la loro vita, in cui sono stati ridicolizzati, sfruttati, domati e forzati a svolgere azioni del tutto contrarie alla loro natura».

LAV, grazie anche al supporto del partner olandese AAP, ha oggi trasmesso al Giudice formale richiesta, offrendosi di accogliere tutti gli otto animali presso Primadomus, centro di recupero per animali esotici e "pericolosi", in Spagna.

«Questo nuovo incidente, l'ultimo di una lunga serie, rende evidente che l'impiego degli animali nei circhi è un vero rischio per la salute e la sicurezza pubblica», ha dichiarato David Van Gennep, CEO di AAP, realtà internazionale all'avanguardia nel recupero di animali esotici e nel contrasto ai traffici, che ha già all'attivo positive collaborazioni con LAV, nella gestione di grandi felini e di primati.

«Lo scenario aperto dalla tragica morte del domatore, con la necessità di trovare una sistemazione per gli animali, non è un fatto isolato, ma una triste consuetudine che si ripete ogni volta che animali esotici vengono sottoposti a sequestro, ad esempio, in caso di maltrattamento - sottolinea LAV - la nostra soluzione, per animali come questi che, purtroppo, dopo una vita di addestramento forzato e cattività, non possono essere rimessi libertà nei luoghi di origine della loro specie, è la migliore possibile».