Bari, Decaro presenta i nuovi bus AMTAB: «Sicuri, ecologici, efficienti»

Il sindaco fa il bilancio del 2017: «Anno delle opere pubbliche e della rivoluzione rifiuti. 2018 anno del blu e del verde»

sabato 30 dicembre 2017 14.01
A cura di Riccardo Resta
Una mobilità più sostenibile, efficiente e moderna: Bari si appresta a fare il salto nel futuro del trasporto pubblico con l'arrivo dei primi quattro dei sessantaquattro nuovi autobus AMTAB - acquistati con i 12 milioni di sovvenzionamento ministeriale - che a inizio 2018 prenderanno servizio per le strade del capoluogo.

I nuovi mezzi sono stati presentati alla stampa stamani, nella conferenza di fine anno che il sindaco Decaro ha tenuto proprio a bordo di uno dei quattro bus. «I nuovi autobus - spiega il primo cittadino ai microfoni dei cronisti - sono molti innovativi perché a bordo hanno ben otto telecamere a garantire la sicurezza degli autisti e dei passeggeri, uno dei temi più sentiti da parte dei cittadini, così come abbiamo riscontrato nelle indagini svolte sul livello di sicurezza percepita. In più, sui nuovi bus AMTAB ci sono le pedane per agevolare l'accesso ai disabili in acciaio inox, i monitor a disposizione del conducente, il pulsante d'allarme, la conformazione ergonomica dei sedili, i tornelli per l'accesso previa verifica del titolo di viaggio e tutta una serie di altre strumentazioni che appartengono alle strutture più innovative del trasporto pubblico locale. Per la maggior parte sono, infine, autobus a metano (che si riforniranno all'interno della stazione aziendale), a bassissimo impatto ambientale come è nella vision di questa amministrazione».

C'è, quindi, molta curiosità per vedere finalmente circolare questi sessantaquattro nuovi mezzi all'avanguardia. L'attesa, spiega ancora Decaro interpellato dalla fugace visita del governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, sarà brevissima: «Le macchine entreranno tutte in funzione nei primi giorni del 2018, una volta espletate le rituali operazioni di collaudo e immatricolazione. La speranza è quella di riuscire a rinnovare un parco mezzi datato, che in alcuni casi - scherza Decaro - ha addirittura un età superiore a quella del sindaco, che non è più tanto giovane. A oggi, posso dire che questa è la città che ha il parco mezzi più nuovo in Italia, gestito da un'azienda pubblica che è stata risanata, rendendola innovativa e portandola a fare degli utili. Sono lontani i tempi in cui è stato necessario ricapitalizzare AMTAB, arrivando addirittura a correre il rischio di portare i libri in tribunale e dichiarare fallimento. Se guardiamo da Roma in giù, le aziende del trasporto pubblico sono tutte o quasi in dissesto, concordato fallimentare o addirittura fallite; qui, per fortuna, le cose vanno bene e con questi nuovi autobus siamo pronti a offrire un servizio migliore. La prossima sfida, una volta rinnovato il parco mezzi con l'acquisto di altri sessanta autobus grazie al fondo POR Puglia, sarà rendere il servizio non solo efficiente ma anche efficace e ridurre i tempi di attesa tra una corsa e l'altra. Per farlo avremo bisogno di un ulteriore finanziamento da parte della Regione Puglia e di ulteriori chilometri, che chiederà il Comune di Bari insieme agli altri capoluoghi di provincia. Altri venticinque autobus li abbiamo già acquistati usati dalla città di Trieste: me ne vergogno ma purtroppo con i soli 200.000 Euro a disposizione abbiamo dovuto fare di necessità virtù».

La presentazione del nuovo, avveniristico, mezzo dell'azienda municipalizzata è, però, anche occasione propizia per dare uno sguardo all'anno che si appresta a terminare e fare un bilancio. «Il 2017 - dice ancora Decaro - è stato certamente l'anno delle opere pubbliche: la nuova via Sparano, il Waterfront di San Girolamo, il parco di via Gargasole, la Cittadella della Giustizia, il Piccinni, il Margherita e il Mercato del Pesce. Abbiamo, inoltre, fatto un bel passo in avanti con la raccolta differenziata, raddoppiando il tasso complessivo. Nei sei quartieri in cui è partita la raccolta porta a porta i 50.000 abitanti totali si sono immediatamente abituati a vivere una città senza cassonetti, più pulita, decorosa e igienica e che non offre alle persone la tentazione di abbandonare i rifiuti per strada, certi che poi qualcuno li raccoglierà. Il 2017 è stato anche l'anno del welfare: abbiamo potenziato tutti i presidi sociali della città e aperto le prime Case di comunità, implementato i servizi a beneficio degli indigenti e accantonato il sistema dei Cantieri di Cittadinanza, sostituito dal Reddito di Dignità e dal REI».

Infine, uno sguardo al futuro per fare le carte al 2018 imminente, un anno da cui il sindaco si aspetta che Bari diventi «La città del blu e del verde. La nostra tornerà a essere una città di mare a tutti gli effetti, e i baresi torneranno a vivere il loro mare e avranno nuovi spazi verdi per la socializzazione, con oltre dieci nuovi parchi che sorgeranno in città per riqualificare i quartieri periferici, dal Libertà a Japigia».

Il 2018 sarà anche l'anno in cui l'Italia andrà al voto per eleggere il nuovo governo. Una sfida che, però, Decaro non sembra voler raccogliere, preferendo rimanere concentrato sulla città di Bari e l'Area Metropolitana. «Tra le tante cose, sono concentrato anche sulle elezioni del 2019 più che su quelle del 2018 - conclude Decaro. L'ho ribadito più volte, io sono candidato a fare il sindaco e continuerò a lavorare con l'obiettivo di andare avanti in questa direzione. Ovviamente mi impegnerò, insieme agli altri miei colleghi, per il partito a cui sono iscritto, ma senza dimenticare i miei doveri di primo cittadino».
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