Al Politecnico di Bari il punto sui collegamenti ferroviari in Puglia
Infrastrutture, mobilità e lavoro. La situazione attuale e futura della regione. Emiliano: “Stiamo premendo affinché tutti terminino i lavori che abbiamo finanziato”
martedì 17 dicembre 2019
16.02
È in corso al Politecnico di Bari il convegno "Puglia in treno, infrastrutture, mobilità e lavoro". Questa giornata è stata organizzata dal Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani CIFI per diffondere la cultura della tecnica ferroviaria e per discutere della situazione attuale e futura della regione Puglia grazie ai progetti illustrati questa mattina in aula magna Attilio Alto. Il CIFI è per la prima volta al Poliba ed è una associazione no profit fondata nel 1899 che conta 2000 soci individuali e 150 aziende del settore che organizzano corsi di formazione e aggiornamenti attraverso la pubblicazione di riviste e libri utili ad ingegneri ed aziende che operano in questo campo.
«Presa una decisione politica - spiega il segretario tecnico del CIFI Luca Franceschini - di fare una infrastruttura o una ferrovia dal punto A al punto B, poi sono gli ingegneri che devono progettare nel modo migliore possibile tenendo conto di diversi fattori come l'efficacia e l'economia».
Nel pomeriggio le aziende che hanno aderito a questa giornata si presenteranno ai partecipanti, sia ai giovani studenti che neolaureati i quali potranno dare il loro curriculum, ma anche a tecnici ed ingegneri che già lavorano e sono interessati ad approfondire le tematiche sviluppate dalle aziende. L'ultima sessione sarà più tecnica perché verranno presentati i progetti attuali per un futuro migliore di una Puglia che viaggia in treno.
«Oggi abbiamo esposto – spiega il presidente Michele Emiliano - quello che è accaduto in questi quindici anni. Stiamo premendo su tutte le ferrovie concesse perché terminino i lavori che abbiamo finanziato, stiamo portando a termine il risanamento delle Ferrovie Sud Est e stiamo intervenendo sulla rete stradale con il completamento della 275, la Talsano-Avetrana».
Diversi sono i problemi di viabilità da risolvere a Bari per consentire a tutti coloro che devono scendere più a sud di avere una percorrenza più rapida e sicura. E ancora la connessione tra l'aeroporto di Brindisi e la stazione centrale per consentire ai turisti di andare in Salento in treno. È necessario migliorare la viabilità sul Gargano e sui monti Dauni, dove sono stati investiti somme di decine di milioni di euro per la ristrutturazione di tutte le situazioni di dissesto idrogeologico delle strade e per il potenziamento della rete stradale.
«Bari – continua il presidente - è un nodo ferroviario importante, i lavori che abbiamo cominciato quando ero sindaco del cosiddetto collo d'oca sono a buon punto, significa liberare il quartiere Japigia dai binari e la ristrutturazione della stazione centrale, che è la stazione di tutta la Puglia non solo dei baresi. Stiamo per iniziare la costruzione della stazione degli autobus, significa finalmente non scendere più a Bari per strada, ma in un posto sicuro e connesso alla stazione».
«Nei prossimi due anni - spiega il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli - terminerà la parte della linea adriatica delle Ferrovie dello Stato che va raddoppiata. E' già completamente attrezzata anche per le merci quindi diciamo più come alta capacità che alta velocità ma che consente di essere davvero la prima dorsale che ha questa infrastruttura tecnologica omogenea e quindi l'importante adesso è arrivare rapidamente a raddoppiare le tratte che non sono ancora a doppio binario. Sulla linea Bari Napoli il progetto si conclude entro marzo del 2020. Ci sono dei cantieri aperti alcuni già terminati altri in gara, alcuni lotti che sono in gara e quindi si sta andando molto velocemente. Diciamo che non lesiniamo ne energie ne risorse perché c'è anche una parte di copertura finanziaria nell'aggiornamento del contratto di programma che adesso è alla Corte dei Conti e che andrà a breve in Parlamento quindi diciamo che è un grande investimento per il sud ma è un investimento anche molto voluto sia dal governo che dalla struttura di Ferrovie dello Stato».
«Possiamo registrare – conclude l'assessore ai trasporti Giovanni Giannini – l'impegno assunto dal Ministro che ha ufficializzato la decisione del Governo di stabilire la sede per il Mezzogiorno dell'ANSF, agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, a Bari. Ha fatto seguito immediatamente da parte della Regione l'ipotesi di un'individuazione logistica presso la vecchia aerostazione di Bari Palese».
«Presa una decisione politica - spiega il segretario tecnico del CIFI Luca Franceschini - di fare una infrastruttura o una ferrovia dal punto A al punto B, poi sono gli ingegneri che devono progettare nel modo migliore possibile tenendo conto di diversi fattori come l'efficacia e l'economia».
Nel pomeriggio le aziende che hanno aderito a questa giornata si presenteranno ai partecipanti, sia ai giovani studenti che neolaureati i quali potranno dare il loro curriculum, ma anche a tecnici ed ingegneri che già lavorano e sono interessati ad approfondire le tematiche sviluppate dalle aziende. L'ultima sessione sarà più tecnica perché verranno presentati i progetti attuali per un futuro migliore di una Puglia che viaggia in treno.
«Oggi abbiamo esposto – spiega il presidente Michele Emiliano - quello che è accaduto in questi quindici anni. Stiamo premendo su tutte le ferrovie concesse perché terminino i lavori che abbiamo finanziato, stiamo portando a termine il risanamento delle Ferrovie Sud Est e stiamo intervenendo sulla rete stradale con il completamento della 275, la Talsano-Avetrana».
Diversi sono i problemi di viabilità da risolvere a Bari per consentire a tutti coloro che devono scendere più a sud di avere una percorrenza più rapida e sicura. E ancora la connessione tra l'aeroporto di Brindisi e la stazione centrale per consentire ai turisti di andare in Salento in treno. È necessario migliorare la viabilità sul Gargano e sui monti Dauni, dove sono stati investiti somme di decine di milioni di euro per la ristrutturazione di tutte le situazioni di dissesto idrogeologico delle strade e per il potenziamento della rete stradale.
«Bari – continua il presidente - è un nodo ferroviario importante, i lavori che abbiamo cominciato quando ero sindaco del cosiddetto collo d'oca sono a buon punto, significa liberare il quartiere Japigia dai binari e la ristrutturazione della stazione centrale, che è la stazione di tutta la Puglia non solo dei baresi. Stiamo per iniziare la costruzione della stazione degli autobus, significa finalmente non scendere più a Bari per strada, ma in un posto sicuro e connesso alla stazione».
«Nei prossimi due anni - spiega il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli - terminerà la parte della linea adriatica delle Ferrovie dello Stato che va raddoppiata. E' già completamente attrezzata anche per le merci quindi diciamo più come alta capacità che alta velocità ma che consente di essere davvero la prima dorsale che ha questa infrastruttura tecnologica omogenea e quindi l'importante adesso è arrivare rapidamente a raddoppiare le tratte che non sono ancora a doppio binario. Sulla linea Bari Napoli il progetto si conclude entro marzo del 2020. Ci sono dei cantieri aperti alcuni già terminati altri in gara, alcuni lotti che sono in gara e quindi si sta andando molto velocemente. Diciamo che non lesiniamo ne energie ne risorse perché c'è anche una parte di copertura finanziaria nell'aggiornamento del contratto di programma che adesso è alla Corte dei Conti e che andrà a breve in Parlamento quindi diciamo che è un grande investimento per il sud ma è un investimento anche molto voluto sia dal governo che dalla struttura di Ferrovie dello Stato».
«Possiamo registrare – conclude l'assessore ai trasporti Giovanni Giannini – l'impegno assunto dal Ministro che ha ufficializzato la decisione del Governo di stabilire la sede per il Mezzogiorno dell'ANSF, agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, a Bari. Ha fatto seguito immediatamente da parte della Regione l'ipotesi di un'individuazione logistica presso la vecchia aerostazione di Bari Palese».