A Bari la mostra dell'illustratore Dave McKean. Fino al 30 giugno al Museo civico

Un'iniziativa nel programma del B-Geek, in Fiera nel weekend. L'artista britannico: «Ho scelto opere che parlino del valore che do all'immaginazione»

venerdì 31 maggio 2019 15.10
A cura di Riccardo Resta
Bari capitale del fumetto, dei cosplay e di tutto l'universo del "game". Domani e domenica (1 e 2 giungo) in Fiera del levante l'appuntamento con il B-Geek, uno dei più attesi festival dedicati all'universo fantasy e alla nona arte, giunto all'edizione numero otto. Fra gli eventi anche l'importante mostra "Oltre il portale dell'immaginazione", allestita con le opere del famoso illustratore, fumettista e sceneggiatre britannico Dave McKean, che resterà al Museo civico (Bari vecchia, strada Sagges) fino al 30 giugno.

L'esposizione, curata con la collaborazione dell'Accademia di Belle arti di Bari, conta ben 75 opere realizzate dal maestro McKean, ed è articolata in quattro sezioni. La prima è dedicata ai romanzi grafici realizzati singolarmente da McKean, con capolavori come le tavole di "Cages" e Black Dog, la seconda contiene pezzi leggendari tratti da "Sandman", "Signal to Noise" e "Batman – Arkham Asylum". La terza sezione è dedicata alle illustrazioni realizzate per i libri di Neil Gaiman, Stephen King e Ray Bradbury, mentre la quarta ai suoi cortometraggi.

Questa mattina l'artista ha incontrato il pubblico nella sala conferenze del Museo civico, per parlare della sua arte e introdurre la mostra. «Ho portato qui lavori che mi piacciono molto - dice McKean a margine della conferenza. Dal momento che il B-Geek è un festival dell'immaginazione ho provato a scegliere opere che esprimano il valore dell'immaginazione per me, che è molto radicato nel mondo reale. Non ho portato storie di fantasia, ma storie vere, che ci permettano di vedere il mondo reale in una maniera nuova, più familiare».

La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico
La mostra di Dave McKean al Museo civico

Protagonista dell'opera di McKean è il fumetto, una forma d'arte da più parti riconosciuta come una "sonda" per esplorare i lati più reconditi della mente. «Il fumetto permette all'autore di parlare molto direttamente e intimamente all'immaginazione del lettore - prosegue McKean. È una vera comunicazione uno-a-uno. Sì ci possono essere territori e argomenti oscuri da esplorare, ma non ci deve essere per forza solo oscurità al centro del fumetto, che può anche essere buffo, empatico o qualsiasi altra cosa. Il piacere del fumetto è proprio questa comunicazione molto diretta».

Fumetto, musica, cinema. Un incastro artistico che va a comporre il fascinoso spettro emozionale che colpisce i cultori del genere: «Sono tutti modi di trattare un argomento particolare, la differenza è che tutti guardano in diverse direzioni - spiega l'artista britannico. Se vuoi esplorare qualcosa come il dolore, per esempio per la perdita di una persona amata, puoi guardare alla cosa dalla prospettiva storica, o dalla prospettiva dell'emozione "dolore", e convogliare queste emozioni in immagini, suoni o musica. Tutte queste cose circondano il soggetto e permettono di guardarlo da diverse angolazioni. E a volte per esaurire completamente l'argomento devi ricorrere a diverse immagini, diversi disegni, diverse composizioni musicali. È come se fosse un testo teatrale in cui tutte queste componenti ti aiutano a comprendere meglio l'argomento. Forse raccontare una storia non è abbastanza, c'è bisogno di esprimerla in altri modi», conclude McKean.