40 mila euro per creare imprese sociali di prossimità. A Bari arriva "Urbis"

Il bando verrà pubblicato domani. Romano: «La città è più forte se alimenta la coesione sociale sostenendo il protagonismo dal basso dei cittadini»

martedì 18 settembre 2018 15.18
Un bando che promuove e sostiene, attraverso l'erogazione di incentivi a fondo perduto compresi tra 15.000 e 40.000 €, a fronte di un cofinanziamento del 15%, la creazione di nuove imprese sociali di prossimità nelle aree più fragili della città sotto il profilo socio-economico ed urbanistico. Questo è "Urbis" misura del PON Città Metropolitane 2014/2020 che sarà disponibile da domani sul sito del Comune.

Urbis rappresenta lo strumento di valorizzazione di esperienze promosse dal terzo settore e una valida opportunità per gruppi informali di giovani e meno giovani che intendano costituirsi in forma cooperativa per realizzare un progetto di impresa. Le proposte progettuali da candidare al bando dovranno ispirarsi ai seguenti quattro temi: città, comunità, creatività e prossimità. A titolo esemplificativo, saranno ammessi i progetti di impresa sociale che operino nel campo dell'inclusione sociale attiva, dell'educazione e dell'istruzione, della tutela e promozione del territorio, della radiodiffusione e dell'editoria, della riqualificazione e riuso di beni inutilizzati a fini sociali. Grazie al sostegno di Urbis si potranno creare palestre popolari, ciclofficine, portierati di quartiere, centri ludici, cinema di quartiere e tutti quei servizi che incrementino la qualità di vita delle comunità presso le aree bersaglio. Tutte le attività dovranno essere non profit e potranno partecipare all'avviso i soggetti del terzo settore (organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, fondazioni, enti morali ed ecclesiastici, associazioni) o gruppi informali che vogliano costituirsi e attivare una nuova iniziativa sui quartieri bersaglio.

«Il nostro obiettivo è creare una comunità unita, che cresce insieme - ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro- e Urbis è uno strumento che vuole alimentare e sostenere i presidi sociali sparsi nei quartieri, una parte importante in questo processo. Questa misura è la riposta dell'Amministrazione al mondo della cooperazione che in questi anni ha saputo esprimere un significativo fermento e che ha oggi la possibilità di trasformare la propria idea in un progetto di impresa. Crediamo che l'impresa sociale abbia la giusta flessibilità e sensibilità per farlo. Gli incentivi tra i 15mila e i 40mila euro consentiranno di operare investimenti adeguati in termini di allestimento di spazi, acquisto di attrezzature e risorse umane per avviare una vera e propria start-up di quartiere, fornendo gli strumenti iniziali per una futura auto-sostenibilità e, soprattutto, per creare in città una trama di hub sociali che possano essere punto di riferimento per la comunità. Una comunità in movimento, la nostra, che il 22 settembre si ritroverà unita nel parco di largo 2 Giugno durante l'evento Bari per Bari, un'occasione per stare insieme e conoscere i cambiamenti in atto e le progettualità attive su tutti i Municipi grazie al protagonismo dei cittadini».

«A Bari in questi anni si è registrato un grande fermento nel mondo dell'associazionismo e del terzo settore, con la nascita di realtà sociali innovative quali palestre popolari, cinema di quartiere, spazi di co-working, empori sociali - sottolinea l'assessore Romano - Realtà che rispondono ai nuovi e vecchi bisogni dei cittadini in modo sostenibile e inclusivo spesso coinvolgendo i destinatari delle misure nei percorsi di progettazione. Vogliamo sostenere queste esperienze innovative perché le istituzioni da sole non possono esprimere la propria efficacia sul territorio senza l'aiuto sussidiario che queste realtà garantiscono nei nostri quartieri e nelle diverse comunità. La città è più forte se alimenta la coesione sociale sostenendo il protagonismo dal basso dei cittadini. Urbis ci consentirà di sostenere circa 40 nuove iniziative d'impresa sociale che rappresenteranno 40 nuove luci sulla città».


La scadenza delle domande è fissata al giorno 10 dicembre per favorire la massima partecipazione: la valutazione delle proposte progettuali sarà effettuata da una commissione che privilegerà le proposte maggiormente sostenibili e in grado di esprimere un radicamento territoriale, nonché rispondere maggiormente ai bisogni dei cittadini.