Scuola e Lavoro
Anche al "Socrate" di Bari la notte del liceo classico: «Cultura antica forma spirito critico»
Evento in contemporanea con tutti i licei classici d'Italia. Canfora: «Aumenta la sinergia tra docenti e studenti»
Bari - sabato 13 gennaio 2018
12.00
Banchi, libri, lavagne, vocabolari e compiti. Ma non solo questo: la scuola 2.0 si apre alla città, mettendo a disposizione di tutti il sacrosanto diritto alla cultura. Se l'impostazione gentiliana della didattica frontale resta un caposaldo imprescindibile della scuola italiana, negli ultimi anni si stanno facendo strada anche manifestazioni collaterali come "La Nottata Nazionale del Liceo Classico", che ieri in tutta Italia ha celebrato la quarta edizione.
All'appello non poteva mancare naturalmente il Liceo Classico "Socrate" di Bari, punto di riferimento della cultura e dell'istruzione di qualità a Bari fin dalla sua fondazione a metà anni '70. Ampio e variegato il cartellone degli eventi nell'evento: sei ore (dalle 18:00 fino alle 24:00) non stop di discussioni, rappresentazioni e momenti di svago all'insegna delle arti e della sensibilità umanistica che fa parte della mission stessa del liceo classico come istituzione.
Al "Socrate" tutto è ruotato attorno alla dotta discussione sul tema della drammaturgia greca classica, organizzata dall'AICC (Associazione Italiana di Cultura Classica), dal titolo "Il teatro ateniese: recenti scoperte e nuove interpretazioni" con le relazioni del professor Luciano Canfora, su Euripide e Aristofane, e del professor Mario Capasso (Università del Salento), su Chi e perché leggeva testi teatrali greci in Egitto?.
Numerosa e sentita è stata la partecipazione degli studenti, che in tanti hanno riempito l'auditorium per ascoltare gli approfondimenti di Canfora e Capasso, oppure che sono accorsi in altri punti della scuola per partecipare alle attività collaterali come il "live painting", i laboratori multimediali, mostre fotografiche e - infine - le due rappresentazioni teatrali a cura degli stessi studenti, ancora in auditorium.
«La sfida - dice la professoressa Santa Ciriello, dirigente scolastico del "Socrate" - è proprio quella di coinvolgere la cittadinanza e i portatori d'interesse nell'accensione delle luci sull'importanza della cultura classica per l'elaborazione del pensiero critico. Spesso il professor Canfora parla di liceo classico come di liceo critico, e su questa scorta abbiamo addirittura proposto al MIUR il cambio del nome. La cultura classica è una guida fondamentale nella costruzione della cittadinanza attiva e della società civile; partendo dai valori degli antichi, che continuano a parlare con il presente, si può crescere e formare la propria personalità».
Una scuola aperta a tutti e che mette a disposizione della comunità l'accesso alla cultura, superando un comune pregiudizio sul Liceo come luogo in cui si formano coscienze autoreferenziali. «Io non credo che il liceo classico sia arroccato o accartocciato su se stesso - fa eco il professor Luciano Canfora a margine del suo intervento. Credo, invece, che queste iniziative servano a moltiplicare le energie e la comune simpatia tra studenti e docenti».
All'appello non poteva mancare naturalmente il Liceo Classico "Socrate" di Bari, punto di riferimento della cultura e dell'istruzione di qualità a Bari fin dalla sua fondazione a metà anni '70. Ampio e variegato il cartellone degli eventi nell'evento: sei ore (dalle 18:00 fino alle 24:00) non stop di discussioni, rappresentazioni e momenti di svago all'insegna delle arti e della sensibilità umanistica che fa parte della mission stessa del liceo classico come istituzione.
Al "Socrate" tutto è ruotato attorno alla dotta discussione sul tema della drammaturgia greca classica, organizzata dall'AICC (Associazione Italiana di Cultura Classica), dal titolo "Il teatro ateniese: recenti scoperte e nuove interpretazioni" con le relazioni del professor Luciano Canfora, su Euripide e Aristofane, e del professor Mario Capasso (Università del Salento), su Chi e perché leggeva testi teatrali greci in Egitto?.
Numerosa e sentita è stata la partecipazione degli studenti, che in tanti hanno riempito l'auditorium per ascoltare gli approfondimenti di Canfora e Capasso, oppure che sono accorsi in altri punti della scuola per partecipare alle attività collaterali come il "live painting", i laboratori multimediali, mostre fotografiche e - infine - le due rappresentazioni teatrali a cura degli stessi studenti, ancora in auditorium.
«La sfida - dice la professoressa Santa Ciriello, dirigente scolastico del "Socrate" - è proprio quella di coinvolgere la cittadinanza e i portatori d'interesse nell'accensione delle luci sull'importanza della cultura classica per l'elaborazione del pensiero critico. Spesso il professor Canfora parla di liceo classico come di liceo critico, e su questa scorta abbiamo addirittura proposto al MIUR il cambio del nome. La cultura classica è una guida fondamentale nella costruzione della cittadinanza attiva e della società civile; partendo dai valori degli antichi, che continuano a parlare con il presente, si può crescere e formare la propria personalità».
Una scuola aperta a tutti e che mette a disposizione della comunità l'accesso alla cultura, superando un comune pregiudizio sul Liceo come luogo in cui si formano coscienze autoreferenziali. «Io non credo che il liceo classico sia arroccato o accartocciato su se stesso - fa eco il professor Luciano Canfora a margine del suo intervento. Credo, invece, che queste iniziative servano a moltiplicare le energie e la comune simpatia tra studenti e docenti».